Prima sfilata dei carri a Putignano. Entra finalmente nel vivo il Carnevale più famoso del Sud Italia dopo il rinvio di una giornata a causa del maltempo. Niente pioggia oggi, dunque, cielo clemente con i mastri cartapestai di Putignano che hanno temuto il peggio per le loro preziose opere.

Splendidi, imponenti e impressionanti i giganti di carta che questa mattina, intorno alle 11.00, sono stati fatti uscire dai capannoni e trainati per le vie di Putignano. In prima fila il premier Matteo Renzi, ed un “sottile” riferimento alla storia degli 80 euro. Poi l’immancabile Berlusconi e Beppe Grillo, trasportati su una biga trainata da un asino. Fino ad arrivare ai riferimenti cinematografici, come Jabba The Hutt della trilogia di Guerre Stellari.

Insomma, una mattinata perfetta per il Primo Corso Mascherato. Sono previsti da calendario, fino al 17 febbraio, altri tre “Corsi Mascherati”, le famosissime parate che rendono Putignano il fulcro del turismo in Puglia. i giorni sono domenica 8, domenica 15 e martedì 17 febbraio. Tutti gli appuntamenti sul sito del Carnevale di Putignano.

Lunedì 2 febbraio, l’appuntamento è con la tradizionale “Festa dell’Orso” nel centro storico di Putignano.

Quest’anno la caccia all’orso inizierà nel pomeriggio tra bar, pub e vari locali pubblici dove l’orso, simbolo del Carnevale, è solito nascondersi per dar sfogo ai suoi vizi.

A partire dalle 19, invece, un corteo di contadine, cacciatori, battitori e spaventapasseri attraverserà le vie cittadine partendo da Piazza Principe di Piemonte, si inoltrerà nelle strettoie del centro storico, in un suggestivo spettacolo itinerante, sino a trasferirsi in Piazza Plebiscito.

Qui avrà luogo la rappresentazione teatrale del «Processo all’Orso», ovvero un susseguirsi di vari momenti quali la caccia all’orso, la sua cattura, il processo innanzi alla giuria popolare ed infine l’oracolo meteorologico.

La Festa dell’Orso, come da tradizione, si terrà nel giorno della “Candelora”. La ricorrenza viene considerata, nella tradizione cristiana, una “Festa della Luce”: si benedicono e si distribuiscono le candele che, si dice, difendano contro le calamità e le tempeste. Nella consuetudine popolare, le condizioni meteorologiche di quel giorno determinano la durata dell’inverno.