L’aria è pesantissima e la situazione sta sfuggendo di mano. Nel giro di un anno o poco più tre appartamenti di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Bari, in via della Costituzione, a Bitetto, sarebbero stati occupati abusivamente. Nonostate tutto Antonella continua la sua battaglia per il rispetto delle regole. Un passato burrascoso, molti problemi e quattro figli.

Qualche giorno fa uno degli “inquilini” ha ammesso di aver occupato abusivamente la casa, ma la sua versione non convince. Lo Iacp ha deciso di andare fino in fondo a questa vicenda in cui i lati oscuri sono tanti, troppi. Il direttore generale dell’Istituto, Sabino Lupelli, ha già fatto partire una denuncia penale e le procedure per lo sfratto. Finora, infatti, tutto è stato messo a tacere.

Siamo consapevoli del bisogno di alloggi, ma siamo convinti che bisognerebbe dare a tutti le stesse possibilità per dimostrare di avere diritto a quell’alloggio. Siamo convinti che l’occupazione abusiva non sia la soluzione all’emergenza abitatativa anche quando, con un figlio piccolo, un altro in arrivo e il marito disoccupato, ti sembra di avere più diritti di chiunque altro.

Molte delle colpe di questa situazione sono da addebitare alla mancanza di una graduatoria per l’assegnazione delle case, alla lentezza con cui vengono sbrigate le pratiche, alle promesse non mantenute, alla parola data e dimenticata un attimo dopo. Le graduatorie devono essere aggiornate ogni anno, altrimenti si rischia di generare tensioni tra chi, nella maggior parte dei casi, vive situazioni disperate ed è pronto a tutto pur di avere un tetto sulla testa. Questa vicenda sta coinvolgendo anche noi in prima persona. Il tentativo di scardinare un sistema in cui la connivenza è più di un sospetto ha scatenato le ire di uno degli abusivi, che su Facebook non risparmia apprezzamenti pesanti e inviti che hanno l’aria di una minaccia. Il ripristino della legalità sembra improcastinabile, soprattutto ora che a Bitetto c’è un Commissario Prefettizio, diretto rappresentante del governo centrale sul territorio.