Tutto è bene quello che finisce bene, ma i genitori dei bambini dei dieci plessi scolastici di Palo del Colle sono esasperati. I tempi della burocrazia e le esigenze dell’azienda di Terlizzi che ha in appalto la manutezione degli impianti di riscaldamento, non coincidono con quelli dei cittadini.

Alla ripresa delle vacanze di Natale e dopo il grande freddo di fine anno, succede che i termoconvettori non funzionino. In alcuni casi sono vecchi, hanno i filtri sporchi e pieni di polvere. Senza contare i prolungati tempi d’attesa che passano dalla chiamata dei tecnici alla riparazione. Oggi siamo stati nella scuola dell’infanzia in via della Resistenza, dove abbiamo trovato alcune mamme infuriate, l’ingegnere comunale in grandissima difficoltà, gli insegnanti e la dirigente scolastica col cappotto, proprio come i bambini nell’ala del plesso dove non batte il sole.

Due ore dopo il suono della campanella, quando siamo arrivati, i termosifoni erano ancora freddi e i tecnici chiamati dal 22 dicembre per sostituire un “pezzo”, non erano ancora sul posto. La dirigente scolastica aveva già informato il sindaco che, nel caso non fosse stato ripristinato tutto entro mezzogiorno, avrebbe chiesto un’ordinanza di chiusura. Del resto, ieri, nella scuola elementare che fa capo allo stesso circolo didattico – distante solo pochi metri dall’asilo gelato – si erano avuti gli stessi problemi, così come nelle scorse ore anche nella scuola Benedetto Croce. L’ingegnere comunale è stato chiaro: «Non ci sono i soldi per la manutenzione straordinaria e molti dei vecchi termoconvettori non saranno sostituiti». C’è poco da fare, se non altro i bambini “si faranno gli anticorpi”.

Il problema è diffuso in diversi comuni della città metropolitana. Un episodio analogo si è verificato nella scuola dell’infanzia Don Milani, a Casamassima. Anche in questo caso mamme in rivolta e in attesa di risposte.