La quinta Commissione del Consiglio regionale ha ricevuto oggi in audizione una delegazione Anci Puglia, costituita dal segretario regionale Domenico Sgobba e dal sindaco di Corato Massimo Mazzillli, per discutere sulla questione ecotassa. Nell’occasione, l’associazione dei Comuni ha presentato una proposta, che pubblichiamo di seguito, utile a evitare gli aggravi dei costi sui bilanci.

Stante l’inadeguatezza del sistema impiantistico finalizzato alla chiusura del ciclo dei rifiuti in Puglia, al fine di superare le incongruenze derivanti dall’applicazione del tributo ecotassa, ma soprattutto per evitare aggravi di costi sui bilanci dei comuni e per i cittadini, Anci Puglia ha formalmente presentato le seguenti proposte: 

esenzione dal versamento mensile del differenziale del contributo, per tutti i comuni che prevedono di conseguire nel mese di ottobre 2015 una percentuale di raccolta differenziata pari ad almeno l’8% in più, rispetto ai dati validati riferiti al periodo settembre 2013-agosto 2014, fermo restando l’obbligo di provvedere all’eventuale conguaglio entro il 31 dicembre 2015. I Comuni devono comunicare entro marzo 2015 la previsione del conseguimento dell’obbiettivo al gestore dell’impianto e al servizio regionale competente; 

in via eccezionale, prevedere possibilità rideterminazione aliquota ecotassa 2015, secondo i parametri di cui all’art. 7 della L.R. 38/2011, per tutti i Comuni che dimostrano di aver conseguito l’obbiettivo di raccolta differenziata del 65% entro il 31 marzo 2015. Questo al fine di evitare il paradosso che Comuni cha hanno raggiunto in un momento successivo al 31/12/2012 (ai sensi del D.lgs 152/2006), l’obbiettivo di raccolta del 65%, si trovino poi nelle condizioni di dover pagare l’ecotassa in misura superiore rispetto all’anno precedente: 

eliminazione del principio secondo cui: in caso di conseguimento dell’incremento di raccolta differenziata, il contributo non versato è destinato esclusivamente a concorrere alle spese di gestione del servizio dei rifiuti urbani. Tale richiesta, al fine di non ledere l’autonomia finanziaria dei Comuni e quindi di evitare ulteriori aggravi in capo ai cittadini contribuenti. 

previsione di adeguate forme di premialità, con adeguato meccanismo di progressività, per quei Comuni che raggiungeranno nel corso del 2015, percentuali di raccolta differenziata pari al 65%.