Da un lato lo scandalo delle 25 carrozze di seconda mano pagate a peso d’oro; dall’altro l’esasperazione dei pendolari delle Ferrovie Sud Est, la più estesa ferrovia concessa d’Italia. Impiegati, operai e studenti non ne possono più e la pagina facebook FERROVIE DEL SUD EST: La voce dei viaggiatori sta esplodendo. Non si tratta di segnalazioni sporadiche, ma di soppressioni e ritardi continui, quotidiani.

Una situazione al limite della sopportazione. L’ultimo disperato appello è stato postato da una ragazza di Giovinazzo: «Sono stanca e stufa per i continui disservizi della sud est. Viaggio per lavoro quasi tutte le mattine. Il treno per Alberobello delle 7.15 è in ritardo! Ho contattato un mio amico legale, mi accollo la spesa per la spedizione della lettera, ma ho bisogno di voi per intensificare la mia lotta! Chi è disposto a venire a Bitonto per un colloquio col mio avvocato? Servono nomi e firme. Solo così potremo cominciare a sistemare questa situazione. Per informazioni scrivetemi in privato. Inoltre scrivete reclami, alla stazione c’è un libro».

Una sequela di lamentele senza sosta. Qualcuno, stamattina alle 9, scrive: «L’addetto alla movimentazione dei treni a Mungivacca riferisce che non sa perché è stato soppresso il treno delle 7.24 da Adelfia». Il lunedì infernale dei passeggeri delle Sud Est è continuato per tutta la giornata, senza che nessuno sapesse dare spiegazioni. Il treno delle 19.20 da Bari a Putignano è partito in ritardo. In molti non ci hanno neppure fatto caso perché si è trattato di “soli” 15 minuti. E non stiamo parlando dei furti di rame, quelli sono casi imprevedibili, seppure molto diffusi. Ordinaria amministrazione.

Anche il convoglio delle 18.06 da Bari a Martina Franca è partito in ritardo. Il 7 gennaio scorso, invece, alle 13.49 un altro passeggero scriveva: «Un ringraziamento sincero alla Ferrovie Sud Estse, per l’impegno costante nel rendere sempre più impercettibile la linea di confine tra il trasporto pubblico e i carri bestiame, con i ritardi, le fermate in mezzo al nulla per mezz’ora, i “guasti” e simili. Un ringraziamento sincero anche all’impeccabile gestione del disagio nella stazione, che oggi alle 8 continuava ad esserci senza che invece ci fosse una e dico una persona per fare i biglietti».

L’elenco potrebbe continuare. La situazione è paradossale, da un lato tangenti e sprechi senza precedenti, dall’altro un servizio inadeguato sul quale torneremo a occuparci, viaggiando insieme ai pendolari per documentare ciò che succede.

Sulla questione gli utenti attendono un intervento dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Lavori Pubblici – Reti e Infrastrutture per la mobilità, Verifiche e Controlli dei Servizi TPL, Lavori Pubblici, Giovani Giannini. Allo stato attuale i viaggiatori delle Ferrovie Sud Est si sentono abbandonati su un binario morto, ma sono disposti a lottare e a mettere in campo iniziative clamorose pur di vedere rispettati i propri sacrosanti diritti.