Raffaele Pellicani, 50 anni, è il titolare della “Pirotecnica Modugnese”. Da quando era bambino allestisce fuochi d’artificio. Ha imparato il mestiere dal padre, che a sua volta l’ha imparato dal nonno, e ora lo sta insegnando ai propri figli. Un’arte affascinante, per molti versi pericolosa, alla quale è difficile sfuggire.

La posizione della Camera di Commercio sulla manifestazione piromusicale in programma stasera alle 21 (a piazza Diaz), affidata a un’azienda di Rieti, proprio non gli è andata giù e, come a lui, le dichiarazioni del presidente Ambrouosi non sono state gradite da molte delle imprese del settore baresi. La polemica ha fatto il giro della Puglia, facendo storcere il naso a molti. «Noi abbiamo preferito offrire uno spettacolo unico – aveva dichiarato Ambrosi – che le aziende locali non erano in grado di proporre. In questa occasione le aziende locali guardino come si fa e imparino a farlo anche loro». Eccola qui la dichiarazione dello scandalo.

«Siamo assolutamente capaci – spiega Pellicani – l’ultimo spettacolo piromusicale lo abbiamo allestito il 14 settembre scorso, a Rutigliano. Ci hanno applaudito. Non è vero che si tratta di uno spettacolo unico. In Italia sono alcune decine le aziende altrettanto capaci». Locali erano alcune delle aziende che, unite fra loro, hanno assicurato un eccellente spettacolo piromusicale in occasione della festa di San Trifone, ad Adelfia, per esempio.

Dello stesso avviso è il Comitato “No Racket Si Legalità”, formato da commercianti e cittadini, che punta il dito anche su un altro aspetto. Secondo il comitato, ci sarebbero delle mancanze dal punto di vista normativo, tutte da verificare, motivo per il quale hanno chiesto l’annullamento dello spettacolo con un telegramma inviato al Sindaco, al Prefetto, al Questore, ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Municipale.

Al di là di tutto, resta il fatto che, per incentivare il commercio locale, ci si sè affidati a una impresa di Rieti, sono stati spesi 40mila euro con cui si potavano certamente studiare altre forme di incentivo alle attività di casa nostra, e soprattutto il cattivo gusto di festeggiare qualcosa non ben definito in un momento in cui tutto il mondo, Bari inclusa, ammaina le bandiere a mezz’asta e si stringe attorno alla Francia, interrogandosi sulla propria condizione e sul proprio futuro. Così come lo spettacolo è stato rimandato una prima volta per il mal tempo, a maggior ragione si potrebbe rinviare per lutto.

Così devono pensarla anche i cittadini che si stanno dando appuntamento per stasera alle 20 davanti al Kursaal Santa Lucia dove si svolgerà un flashmob per chiedere che lo spettacolo piromusicale non si faccia.