Dopo anni di lotte, vicissitudini giudiziarie e il cantiere bloccato, a dicembre del 2013 la famiglia Costantino riesce finalmente a coronare il sogno di una vita: la casa. Tutti i risparmi investiti per avere un tetto sulla testa e il mutuo avuto grazie all’intervento del costruttore, i Rafaschieri. Il peggio sembrava essere alle spalle. Già dai primi momenti, però, la casetta nella zona dell’aeroporto di Bari si rivela tutt’altro che molto carina.

Gli stipiti delle porte sono ancorati male, nel bagno mancano alcune piastrelle. La convivenza tra l’imprenditore e la famiglia diventa sempre più difficile, anche perché il cantiere è aperto e Filomena Costantino fa spesso irruzione per chiedere che vengano sistemati i guai man mano che vengono fuori.

Fin da subito comincia a comparire la muffa nella stanza di Luca, il figlio 39enne. Così, insieme a Filomena e Nicola, il capofamiglia, decidono di dormire nella stanza matrimoniale con un letto aggiuntivo, come una giovane coppia con il figlio neonato accanto. La muffa e l’umidità aumentano insieme ai problemi fisici, già gravi. I tre, infatti sono invalidi. Come se non bastasse, al netto delle diverse mattonelle usate per la pavimentazione, al grande balcone è stata sbagliata la pendenza. Quando piove, l’acqua allaga la camera da letto di Luca, ristagnando davanti alla finestra per molto tempo.

Da maggio scorso, al Tribunale di Bari è stato chiesto di procedere a un accertamento tecnico. Una procedura che solitamente si risolve in pochi mesi. In questo caso, però, è tutto ancora in alto mare. Per ammissione dello stesso imprenditore, la causa del problema – la realizzazione della multisala adiacente all’immobile – è stato risolto. Siamo andati a casa della famiglia Costantino per verificare la situazione e poi all’interno del cantiere, dove nessuno ha voluto parlare ufficialmente. Nonostante tutto, siamo riusciti a strappare una promessa che potrebbe risolvere una questione che va avanti ormai da oltre un anno.