Nel numero 10 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, pubblicato sul sito istituzionale il 22 gennaio scorso, è stato indetto un bando per il conferimento di incarichi provvisori nel il 118. A pagina 2407 del documento originale si può leggere: “Le istanze devono essere […] inviate a pena di esclusione: A mezzo posta certificata al seguente indirizzo:
[email protected].ìt”. L’indirizzo di posta è sbagliato.

La mail corretta, infatti, è [email protected] , nessuna “L”, nessuna “ì” in più. Già dal giorno successivo alla pubblicazione, l’indirizzo era stato rettificato sul sito ufficiale. Nell’era di internet, questa e-mail appare palesemente sbagliata, dal momento che, come tutti sanno, nessun indirizzo di posta elettronica può contenere lettere maiuscole o caratteri speciali, men che meno nel “.it”, suffisso universale per l’Italia.

Un errore, è chiaro, può capitare e fortunatamente è stato corretto con tempestività, anche se la grossolanità della vicenda fa sorridere in maniera amara. Un’approssimazione simile cozza con la elevata precisione nella compilazione delle domande e dei modelli richiesta a quanti parteciperanno, anche perché è su una coordinata importante per l’espletamento di una pratica.

Insomma, se mancasse l’accento su una “e”, l’errore, per quanto grave, non costringerebbe decine e decine di candidati a chiamare gli uffici di competenza per chiedere la giusta grafia; quando è sbagliato un indirizzo invece… Diciamo solo che, di tutti gli errori e le sviste che si potevano commettere, questo è uno tra i più infelici. Alla fine, bene com’è andata. Alla Regione Puglia, una bonaria tirata di orecchie: rileggete prima di pubblicare.