Michele Lepore, dai nostri microfoni, lancia un appello particolare:  fino a poco tempo fa, sua moglie, affetta da melanoma, si sottoponeva ad una terapia a base si interferone, un medicinale estremamente costoso, prescritto solo in certe condizioni. Adesso, a causa del cambio di terapia, a Michele restano alcune dosi di medicinale, 30 milioni di unità. Una confezione dal costo di più di mille euro.

Per una cura a base di interferone, a seconda delle dosi prescritte, si può spendere dai 1500 a più di 4mila euro al mese. In più, l’interferone non è un medicinale in pronta consegna nelle farmacie, ma va ordinato, con un tempo di attesa di almeno tre giorni e, data la delicatezza del prodotto, va conservato in frigorifero.

Il signor Lepore ora vorrebbe cedere le confezioni in suo possesso, affinché il medicinale non vada sprecato e possa beneficiarne qualche altro malato, visto l’alto costo della cura. Michele non chiede soldi in cambio e cederebbe l’interferone a titolo gratuito a qualche struttura o associazione che si occupi di assistenza oncologica, ma fino ad ora, nessuno degli enti a cui si è rivolto ha voluto accettare il farmaco.

Il medicinale in possesso di Michele scade nell’aprile 2015. Fino ad allora il signor Lepore lo conserverà in attesa di qualcuno che possa prenderlo in consegna. Allo scadere della confezione, se nessuno l’avrà voluto, Michele intende far visita al presidente della Regione per chiedere spiegazioni. Guardate il video.