sottovia Quintino Sella

Umidità, vegetazione selvaggia, insetti. Un pezzo di giungla tropicale in pieno centro a Bari. Le foto che mostriamo in galleria mostrano la parete che costeggia il sottovia Quintino Sella. Un pugno nell’occhio difronte, per intenderci, al murales di Ozmo raffigurante i tre san Nicola.

Forse per una tubatura rotta all’interno del muro – dubitiamo si tratti di un fenomeno carsico di essudazione della pietra – sta di fatto che dalla parte inferiore del corpo di fabbrica sgorga in continuazione dell’acqua in quantità tale che la parete e il marciapiede sono costantemente bagnati per una lunga porzione. Situazione questa che favorisce il proliferare di piante parassitarie come la parietaria, muschi e muffe e il concentrarsi di nugoli d’insetti.

Un un altro livido sul bel viso della città, per altro, proprio difronte al murales per cui il sindaco di Bari, Antonio Decaro, si è tanto battuto per evitarne la cancellazione da parte della  Soprintendenza dei Beni culturali. Un’opera d’arte davanti a una d’incuria, come del rimmel su un occhio pesto.