Potrebbero bastare le fotografie scattate questa mattina, e come si faceva una volta, metterci sotto la scritta: senza parole. Due righe, però, le scriviamo. Gli scatti risalgono a questa mattina. Siamo ad Adelfia, in via Tobagi (la zona del parco comunale). Piove e tira vento. Un operaio guarda da terra il collega abbarbicato a una scala, impegnato a cambiare la lampada di un palo dell’illuminazione pubblica a diversi metri d’altezza. Probabilmente l’uomo con la testa all’insù è pronto a raccogliere al volo l’arrampicatore in caso di catuta. La mancanza del casco sulla testa del tarzan di turno, in questo caso è l’ultima delle negligenze che, fortunatamente non hanno avuto conseguenze di nessun tipo. Certo, cambiare una lampada non provoca danni a nessuno, se non a sè stessi. Ecco perché la domanda: quanti morti ci volgiono per cambiare una lampada? Prendete i fazzoletti e preparatevi a piangere il prossimo operai innocente, deceduto nell’esercizio delle proprie funzioni.