Un tempo erano i libri usati, poi toccò agli appunti, subito dopo le fotocopie, oggi siamo arrivati al mercato delle fotocopie usate. È un dato di fatto che l’istruzione, a tutti i livelli, stia attraversando un lungo periodo buio: tasse, affitto per i fuori sede, servizi scadenti quando addirittura totalmente negati, prezzo dei libri. Insomma, da qualche parte bisogna risparmiare.

Quello che una volta era l’escamotage di fotocopiare i libri di testo per spendere meno, oggi è diventato un fenomeno talmente diffuso che, nonostante sia stata emanata un’apposita legge, le librerie stanno morendo: «Alcune case editrici ormai non stampano neanche più» ci ha detto Francesca Crisafulli titolare della libreria Campus. «Per non far beccare i ragazzi con le mani nel sacco, alcune copisterie spediscono le fotocopie a casa tramite corriere» rincara la dose Giuseppe Floro della libreria Cacucci.

La teoria del risparmio si è trasformata in un problema culturale, con l’aggravante che i futuri avvocati, magistrati, medici legali e commercialisti vari, iniziano la loro carriera commettendo un reato.

Nel video, le testimonianze sullo stato attuale dalle parole di Francesca Crisafulli e Giuseppe Floro.