Mentre in città circolano voci incontrollate sulla nuova sede destinata ai profughi che alloggiano nell’ex convento di Santa Chiara, tra soluzioni fantasiose e poco probabili, il Comune ha individuato il luogo deputato ad ospitarli, tanto da aver già avviato le operazioni preliminari al loro trasferimento.

Si tratta del capannone della Set (Società europea trasporti) in via Brigata Regina, adiacente al Park&Ride del Lungomare Vittorio Veneto, dismesso da anni. Abbiamo casualmente incontrato due dei tecnici dell’azienda che il Comune ha incaricato per provvedere al ripristino dell’energia elettrica. Anche loro, come noi, sono rimasti sconcertati per le condizioni in cui si trovano gli stanzoni che compongo la struttura destinata a ospitare circa 200 persone. Ci sono infiltrazioni d’acqua ovunque, fanghiglia, lucernai senza vetri.

La notizia, dopo il sopralluogo di questa mattina, pare effettuato dal sindaco Decaro in persona, ha subito fatto il giro della zona. I residenti si dicono preoccupati e intimoriti dal fatto che la presenza dei profughi possa destabilizzare la vita del quartiere a ridosso della chiesa dei Carmelitani.

Nella struttura, ormai da otto anni, vivono alcuni Rom, ai quali è stata assicurata l’ospitalità. L’Amiu ha già iniziato le grandi pulizie. Nelle prossime ore toccherà al personale della Multiservizi ripulire l’area dalla rigogliosa vegetazione.