Comportamenti antisindacali. Pare proprio che l’ex Commissario della Fondazione Petruzzelli, ora sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma ce l’abbia per abitudine. In attesa di conoscere i ricorsi presentati dai sindacati baresi, arriva la conferma di quanto denunciato a Roma dalla Cgil in occasione del Balletto “Il Lago dei Cigni”, andato in scena il 21 dicembre 2013, primo spettacolo romano dopo la disastrosa parentesi barese del commissario, con il sottofondo di una registrazione fatta durante le prove generali, perché in quell’occasione gli orchestrali erano in sciopero.

Nella galleria fotografica pubblichiamo le sei pagine del dispositivo depositato in cancelleria il primo ottobre scorso, in modo che ognuno possa leggerne tutti i passaggi.

Sta di fatto che l’operato di Fuortes fa discutere sotto diversi punti di vista. Nel nostro caso, ovviamente, ci riferiamo soprattutto ai suoi due anni di allegra gestione della Fondazione Petruzzelli. Le decisioni del manager (mai contestate da nessuno), ora difeso da una parte della politica regionale pugliese anche davanti a una sconcertante evidenza, hanno fatto acqua da tutte le parti. Ha intaccato il patrimonio netto della Fondazione di quasi un milione di euro; ha costretto il Comune di Bari a un intervento straordinario di 2 milioni di euro per il rilancio di un ente ormai con l’acqua alla gola; costringerà Comune e Regione a rimettere mano alle casse pubbliche se non vogliono un nuovo commissariamento; non ha mai fornito i documenti che testimoniassero la trasparenza del suo operato; ha costretto il sovrintedente del Petruzzelli, Massimo Biscardi, a dolorosi ridimensionamento del cartellone programmato da Fuortes per evitare che il teatro andasse gambe all’aria entro la fine dell’anno. Ha costretto, con arroganza ed evidenti protezioni, al ridimensionamento del cartellone della prossima stagione.

Qui, per semplicità, pubblichiamo la parte conclusiva del dispositivo della sentenza:

1) Revoca il decreto del Tribunale di Roma del 6 maggio 2014 e dichiara l’antisindacalità del comportamento posto in essere dalla Fondazione Tetro dell’opera di Roma il 21 dicembre 2013, consisitito nell’utilizzazione delle bande magnetiche registrate in sostituzione degli orchestrali in sciopero e ordina alla Fondazione resistente di astenersi dal ricorrere a simili iniziative in caso di sciopero degli orchestrali;

2) rigetta ogni altra domanda della opponente;

3) condanna la Fondazione opposta al pagamento delle spese processuali delle due fasi del giudizio, liquidate complessivamente in euro 5.000,00, oltre IVA, CPA e rimborso delle spese forfetarie.