A seguito del provvedimento di chiusura emesso dai Nas nei confronti del panificio Di Serio, di Carbonara, anche in redazione sono giunte, da diversi lettori, richieste di chiarimenti in merito agli enti approvvigionati. Noi abbiamo voluto ascoltare a riguardo il dottor Vitangelo Dattoli, Direttore Generale del Policlinico, anche per conoscere le modalità e le procedure di controllo degli alimenti dell’azienda.

«Per quanto riguarda il Policlinico, la struttura si avvale di un servizio di forniture di derrate alimentari, che è la Ladisa S.p.A., preposto al controllo degli alimenti destinati agli ospedali – ha dichiarato Dattoli –  La ditta è fornita di tutti i certificati, sicurezza e igiene, tra cui anche l’HACCP (un protocollo per prevenire i pericoli di contaminazione alimentare –ndr), che ne garantiscono il servizio e la qualità. Che motivo avremmo noi di dubitare di un servizio con tanto di certificati? Ora, questa busta di panini con dentro l’insetto non è certamente capitata tra le derrate del Policlinico e Giovanni XXIII, ma l’azienda è sicura e controllata».

A difesa proprio della Ladisa S.p.A. è intervenuta anche l’assessore alle Politiche Educative, Paola Romano, che in un comunicato emesso dal comune di Bari, ha precisato: “Voglio rassicurare i genitori dei bambini  che frequentano le mense delle scuole baresi. Da una doverosa verifica che ho personalmente effettuato insieme alla  dirigente della Ripartizione, ho potuto constatare che il panificio di Altamura, fornitore della ditta Ladisa S.p.A, aggiudicataria del  nostro servizio di refezione scolastica, non è oggetto di alcun provvedimento da  parte delle autorità giudiziarie e igienico sanitarie. Di questo abbiamo avuto inoltre comunicazione dalla stessa ditta  Ladisa. Nei prossimi giorni comunque continuerò a visitare le mense di tutte le scuole baresi per accertarmi della genuinità del servizio”.