Il destino della Fondazione Petruzzelli è tutto nelle mani di Regione e Comune. L’impossibilità ad erogare un contributo straordinario da parte della Provincia perché «la vigente legislazione assegna, dal 1 luglio al 31 dicembre 2014, a codesto Ente poteri di ordinaria amministrazione», come ha fatto sapere il presidente Schittulli in risposta alla richiesta del sovrintendente Biscardi per riportare il patrimonio netto disponibile in positivo, di fatto pone gli altri due soci della Fondazione davanti a una scelta obbligata: erogare il contributo e salvare il Petruzzelli, oppure condannarlo a un nuovo commissariamento.

Il sovrintendente del Teatro, Massimo Biscardi, aveva infatti sollecitato i soci della Fondazione (Provincia di Bari, Regione Puglia e Comune di Bari) a “un contributo straordinario in conto patrimonio per un importo pari ad un milione di euro per riportare il patrimonio netto disponibile in positivo”. Una manovra che, secondo Biscardi, si è resa necessaria a seguito dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2013 che registra perdite per circa un milione di euro solo per lo scorso anno e che ha sollevato un polverone, col consigliere della Fondazione Michele Bollettieri che invoca una Commissione d’Indagine e il consigliere comunale Desirée Digeronimo che ha chiamato in causa la Corte dei Conti, oltre a sollecitare un’azione da parte dell’ex Rettore dell’Università di Bari Corrado Petrocelli, anche lui nel cda della Fondazione.

Schittulli, pur avendo dato massima disponibilità a partecipare ad un tavolo istituzionale per la soluzione dei problemi, ha però le mani legate per essere un “socio a scadenza”, dato che dal prossimo primo gennaio sarà sostituita dalla Città Metropolitana nel Cda della Fondazione. A questo punto, la palla passa a Regione e Comune.  Il tempo dei tentennamenti è ormai finito.