Clima tesissimo alla Fondazione Petruzzelli, all’interno del consiglio di amministrazione e tra i lavoratori. Dopo anni in cui molte teste sono rimaste girate dalla parte opposta rispetto alla direzione in cui operava il commissario straordinario Carlo Fuortes, in molti si stanno ricredendo. Gli annunci di chi vuole rivolgersi alla Corte dei Conti o addirittura alla Procura della Repubblica aumentano di ora in ora. L’unica cosa certa è la difficilissima situazione economica in cui si trova la Fondazione Petruzzelli dopo i due anni di commissariamento. Invece che risanarli, Fuortes i conti li ha affossati. La ricapitalizzazione non può e non deve bastare. Ci vuole, come diciamo da mesi e mesi, un’azione di responsabilità. Il colpevoli devono pagare. Il direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli, il ragionier Vito Longo, ha mai scritto a Fuortes dicendogli che stava spendendo soldi che non aveva? Ad eccezione del consigliere Michele Bollettieri, perché il consilgio di amministrazione ha approvato un simile bilancio?

Dopo il vicepresidente della Commissione Cultura, Filippo Melchiorre e la presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Bari, Desirèe Digeronimo, a togliere il velo sui due anni neri del Petruzzelli è il segretario Confederale Cisal. Gianfranco Visimberga ha messo nero su bianco i dubbi, le preoccupazioni e le richieste del sindacato e ha scritto una lettera al sindaco di Bari e presidente della Fondazione, Antonio Decaro, oltre che al sovrintendente Biscardi e a tutto il consiglio di amministrazione.

Intanto viene chiesto un incontro urgente per avere chiarimenti per conoscere nel dettaglio lo stato patrimoniale ed economico del martoriato ente. «In questo incontro – si legge nella lettera – sarà chiesto con forza di fare chiarezza sull’attuale situazione e finalmente, sulla non sempre trasparente amministrazione della Fondazione Petruzzelli relativa alla gestione commisariale e non solo prima della normalizzazione attraverso nomina del sovrintendente dell’ente lirico, preoccupati come siamo delle voci presunte, continue delle dispersioni economiche che si ripercuoterebbero su alcuni settori amministrativi della stessa Fondazione. Chiederemo infine che per tutti i bandi di concorso relativi all’assegnazione di servizi in essere del teatro Petruzzelli vengano sempre e comunque adottati i criteri della massima trasparenza concorsuale  e della diretta informazione sindacale, come da rassicurazioni avute in merito dal Maestro Biscardi».

La pessima gestione di Fuortes a Bari sta diventando oggetto di dibattito e rivendicazioni anche a Roma. Sindacati, maestri e chiunque abbia a cuore le sorti della lirica e del lirico romano, protesta con in mano i documenti che testimoniano l’operato del commissario, che al Petruzzelli ha lasciato un buco di 2 milioni di euro, un patrimonio netto in caduta libera (- 960 mile euro) e musicisti precari a mille euro al mese. Musicisti illusi, anche con la complicità di alcuni sindacati, ma niente affatto certi della promessa stabilizzazione. Ormai il Petruzzelli di Bari e il Teatro dell’Opera di Roma sono polveriere che potrebbero esplodere da un momento all’altro; Fuortes e chi ne ha avallato le scelte rischiano di ritrovarsi con la miccia in mano.