E alla fine la chiamata in causa della Procura arrivò. Il Concorso per 200 funzionari categoria D di cui più volte in passato si è scritto, continua a destare polemiche. Non fosse bastato il balzello di 20 euro per partecipare, non fosse bastata la corsia preferenziale per chi ha già lavorato in Regione, non fosse bastata l’alzata di scudi dei sindacati per lo svolgimento delle prove a Roma e sotto elezioni, adesso spunta la questione dei 10 esonerati, bocciati alle preselezioni e riammessi al concorso perché, appunto, esonerati.

«Leggo che ci potrebbero essere degli illeciti penalmente rilevanti -ci ha detto il consigliere regionale Gianmarco Surico- per cui credo sia doveroso che l’organo istituzionale che ha indetto il concorso, e affidato lo svolgimento ad un altro ente, dia spiegazioni in merito a quanto si dice sia stato rilevato. Non alzo il dito contro nessuno, ma come pubblico ufficiale e garante della trasparenza, chiedo che se queste cose dovessero corrispondere al vero, vengano trasmesse all’Autorità competente. Se poi queste carte siano già in viaggio verso la Procura, io non lo so, non è a me che va chiesto ma all’assessorato competente».