«Per l’accennata stabilizzazione economica della Fondazione Petruzzelli, non sarebbe più utile per i bilanci fermare l’emorragia di alcune consulenze professionali, derivanti da passate gestioni commissariali transitorie? In tempi di spending rewiew anche questo potrebbe essere un segnale positivo». Così scriveva il coordinatore regionale Cisal Gianfranco Visimberga a conclusione di un comunicato del 20 settembre intitolato “Fondazione Petruzzelli – Quale futuro?”

Del comunicato Cisal siamo venuti a conoscenza solo oggi, colpa nostra che ce lo siamo lasciati sfuggire, ma questo avvalora ancor di più la tesi che stiamo portando avanti da tempo circa le costose consulenze di cui si avvale la Fondazione. Segno questo, che anche soggetti terzi certamente non parti in causa, ma che hanno a cuore il destino del Petruzzelli, la pensavano come noi in tempi assolutamente non sospetti, considerato il fatto che il comunicato della Cisal è antecedente al nostro articolo di 9 giorni.

Sotto la lente d’ingrandimento sono finite in particolare le consulenze di Eleonora Pacetti e Luciana Visci. Stando a quanto ha potuto verificare la nostra talpa negli uffici amministrativi della Fondazione in via Dante 25, entrambe costano 48mila euro l’anno a testa, a cui vanno aggiunti 12mila euro a testa di oneri e cui bisogna sommare 12 euro di affitto annuale per la casa in uso a Eleonora Pacetti, per un costo complessivo pari a 132mila euro e non 150mila come scritto erroneamente nel nostro articolo. Soldi di cui la Fondazione ha drammaticamente bisogno. Niente di personale, ovviamente. Di questi tempi, però, ci vorrebbe una maggiore parsimonia.