Dall’attività svolta dagli uomini dell’intelligence, presenti a Bari anche in occasione dell’ultima visita del ministro Alfano, è emerso come nel quadro di allerta generale per la minaccia di attacchi da parte dell’Isis, la Puglia si inserisce a pieno titolo tra i nodi nevralgici dei terroristi.

Grazie alla sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, arrivare dalla Siria in Europa passando dalla Puglia attraverso i canali di Turchia e Grecia, o anche Albania, non risulta particolarmente difficile, tanto che sono in preparazione esercitazioni nel mare Adriatico e in tutto il Mediterraneo. Due navi militari americane sono in arrivo a Taranto.

Bari gioca un ruolo particolare. A quanto ci risulta, 5 componenti del gruppo terroristico, riconosciuti grazie alle rilevazioni satellitari, sono passati proprio dal CIE del capoluogo prima di essere espulsi.

L’Italia, per contrastare il pericolo di attacchi terroristici da parte dell’Isis, sta allestendo una task force interforze. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Marina e Aeronautica Militare con tanto di droni, tutti insieme andranno a formare gruppi operativi per prevenire la minaccia sul nostro territorio. Questo mentre si apprestano a partire i soldati italiani per la Siria.

Nel mirino dei terroristi, reti telematiche, energetiche, infrastrutture civili e militari. Porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, treni, traghetti, centrali elettriche e anche discariche di rifiuti per la creazione di nubi tossiche, questi i possibili obiettivi sotto stretto monitoraggio della task force.