Tangenziale di Bari, in direzione Brindisi, nella piazzola di sosta tra le rampe d’accesso e di uscita dal quartiere Picone, c’è una montagnola nera di sacchi dell’immondizia, copertoni e rifiuti di vario genere. Le foto, come sempre più spesso accade ultimamente, ci arrivano da uno dei nostri lettori che ci chiede: “Vabbè, ma mo chi li toglie?”

Bella domanda. Perché al netto dell’ovvia considerazione sul degrado e l’abusivismo dello scarico dei rifiuti, il nostro segnalatore ora ci chiede: “Quell’immondizia di chi è? Non chi ce l’ha lasciata, tanto ormai non ha senso, piuttosto, adesso, chi deve toglierla, Amiu o Anas? Le rampe della tangenziale sono di proprietà del Comune, quindi toccherebbe all’Amiu”.

Sì e no. Non stiamo a citare codici della strada e giurisprudenza Tar. È vero che le rampe d’accesso e d’uscita della tangenziale sono comunali ma è vero anche che queste vengono gestite dall’Anas, cui tocca il compito di tenere pulita la strada come estensione del dovere di mantenimento di funzionalità della struttura e sicurezza della viabilità.

La cosa preoccupante, però, è l’effetto “discarica abusiva” che va creandosi. I sacchi neri sembrano essere stati lasciati lì, in previsione di una veloce rimozione, dagli operai addetti allo sfrondamento e alla cura del verde sulla statale ma la vista di quei fagotti scuri invoglia incivili e zozzoni a metterci del loro, così la montagna cresce in dimensioni  ed eterogeneità.

Anas o Amiu, per ora l’unica cosa certa e che la spazzatura è lì.