I genitori di Davide Capone, il bimbo di 18 mesi morto la scorsa settimana per una sindrome muco emorragica, hanno risposto alla nota ufficiale della direzione sanitaria dell’ospedale della Murgia, secondo cui il bimbo sarebbe morto a seguito di un’intossicazione alimentare e che quindi: “saranno da verificare le abitudini alimentari della famiglia di Davide

“Non si comprende come un tale accertamento possa aver rilevanza nella ricerca di responsabilità a carico di chi, per professione e vocazione, avrebbe dovuto dare al piccolo Davide le cure di cui abbisognava – scrivono i genitori al direttore generale dell’Asl, Domenico Colasanto – Evidentemente, il dottor Colasanto non ha ben chiare quali siano le funzioni istituzionali dell’ente che rappresenta e, come lui, forse anche i sanitari che hanno tenuto in “cura” il piccolo Davide per tre giorni (dal sabato al lunedì sera) senza comprendere la gravità del problema. Direttore, noi non ci permettiamo di fare insinuazioni che sarebbero anche facili. Non sollecitiamo verifiche ed indagini perché il tutto esula dalle nostre competenze. I genitori, certamente, non si sottrarranno alle verifiche che, gli enti competenti vorranno eseguire sulle abitudini alimentari della loro famiglia. Ci permettiamo, soltanto, egregio direttore di sollecitarla al compimento di quelle attività necessarie, e di sua stretta competenza, a far luce su una triste vicende che oggi ha visto protagonista il nostro amato Davide, auspicando una indagine seria per verificare le responsabilità”

Intanto è in programma per stasera alle 19 una fiaccolata per far luce sulla vicenda del piccolo Davide Capone, in piazza Benedetto XIII a Gravina.