Dopo momenti una lunga trattativa tra lavoratori, sindacati e il vice presidente della Fiera del Levante Lorenzo De Santis, alle 9.40 sono stati aperti i cancelli per consentire l’ingresso ai fornitori in coda con i loro mezzi. Alla vigilia dell’incontro risolutivo tra il Presidente della Provincia Francesco Schittulli e quello della Regione Nichi Vendola, i lavoratori dell’ente non credono più alle promesse e chiedono ai Soci fondatori di mantenere quanto scritto nelle decine di accordi siglati nel corso dell’ultimo anno.

In attesa dei soldi necessari a scongiurare il fallimento della Fiera, è stata decisa un soluzione temporanea per assicurare gli stipendi di luglio, agosto e della quattordicesima. Lo ricordiamo, i lavoratori sono in regime di solidarietà con la metà dello stipendio e delle ore di lavoro.

Il presidio sarà mantenuto fino a mezzogiorno di oggi. Intanto si aspetta mercoledì, giornata in cui dovrebbero essere pagati gli stipendi. In caso contrario, se non dovesse essere mantenuta l’ultima delle promesse fatte ai dipendenti ormai esasperati, molti dei quali in attesa di essere assorbiti dalle aziende partecipate che fanno capo ai Soci fondatori: Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio, non si escludono serie ripercussioni in occasione della Campionaria.

«Stiamo cercando di risolvere la questione per il bene della città, della Fiera e dei dipendenti – spiega Lorenzo De Santis, vicepresidente dell’ente fieristico, l’unico rappresentante istituzionale insieme all’assessore comunale Angelo Tomasicchio presenti questa mattina davanti ai cancelli – Sono qui a titolo personale, non posso fare promesse a nome di nessun altro, ma sono fiducioso in una risoluzione positiva della vertenza».

«La guardia resta altissima – tuona il segretario provinciale Fisascat Cisl, Giuseppe Boccuzzi – Abbiamo consentito al vicepresidente di entrare negli uffici insieme a due dei dipendenti dell’amministrazione per sbrigare le pratiche per il pagamento degli stipendi. Siamo stati presi in giro per tato tempo. Servono i fatti per evitare di trasformare la festa per l’inizio della Campionaria nella fine della Fiera».