«Le fermate in via Napoli non vengono soppresse a causa della situazione di tensione tra gli ospiti del Cara e i pendolari baresi. Non sono a norma». A precisarlo è il sindaco di Bari Antonio Decaro, che annuncia: «Nelle prossime ore i tecnici dell’Amtab effettueranno un sopralluogo nel tentativo di trovare una soluzione che possa essere accettata dai residenti che utilizzano il trasporto pubblico». Il problema delle fermate abusive, diventate regolari per convenzione, riguarda altri quartieri della città. Pare che l’indirizzo dato dai vertici dell’azienda sia quello di eliminarle tutte. Troppe responsabilità e poca rendita, in considerazione del fatto che si tratta quasi sempre di fermate non frequentatissime, spesso l’unico baluardo per zone altrimenti irraggiungibili dai mezzi pubblici. «Fosse anche per un solo utente – spiega Decaro – siamo obbligati a trovare la soluzione milgiore per consentire a tutti le stesse opportunità».

La situazione di via Napoli è complesso. Le complanari sono di competenza dell’Anas. Nonostante gli inviti del Comune a provvedere ai lavori necessari, non si procede ancora. Va avanti così da anni. Non ci sono i soldi. Intanto le lamentele dei sindacati e degli autisti sulle condizioni pericolosissime di quelle fermate fuorilegge si fanno sempre più incalzanti. Una situazione che ha raggiunto livelli altissimi di esasperazione. Le complanari, con i tempi biblici della burocrazia, dovrebbero diventare di competenza dell’Amministrazione pubblica, che con tempi altrettanto biblici, dovrebbe trovare i finanziamenti e bandire la gara. Potrebbero volerci anni.

La gente, però, ha esigenze immediate ed è proprio su quelle che si sta cercando di intervenire. La speranza è che non si perda tempo. La gente che domattina (8 settembre) protesterà affinché le fermate possano essere riattivate prima ancora di essere soprresse, spera di vedere dall’altro lato della strada i tecnici dell’Amtab impegnati nei sopralluoghi. Sarebbe un primo passo. sI