A Bari è vietato chiedere aiuto ai servizi sociali. È l’accusa durissima lanciata dal segretario del Gruppo Indipendente Libertà, Luigi Cipriani, al sindaco di Bari Antonio Decaro e al presidente del Primo Municipio. La storia a cui si fa riferimento è qulla di un settantenne disabile, affetto da gravi patologie, ovviamente tutte accertate:  insufficienza renale cronica, cardiopatia ischemico, ipertensione cronica, insufficienza mitro-triscupidale, diabete, obesità, retinopatia e neuropatia diabetica, ipertensione arteriosa, con difficoltà nella deambulazione con episodi di caduta.

Una condizione complicata che avrebbe necessità di un’assistenza domiciliare urgente, anche in cosniderazioni delle condizioni igieniche. L’anomalia sta nel fatto che l’uomo avrebbe presentato regolare richiesta e presentato un’ulteriore sollecito tanto all’assessore al Walfare, quanto al presidente del Municipio. Quale sarebbe il risultato dopo quattro mesi? Solo un assordante silenzio. Certo, i casi gravi, forse persino più gravi, sono centinaia, ma quattro mesi per avere una risposta ci sembrano effettivamente troppi.

L’anziano, non autosufficiente, ad aprile 2014 si rivolgeva, accompagnato da conoscenti, presso la sede dell’ VIII Circoscrizione (oggi 1° Municipio) e precisamente all’assistente sociale di competenza. Quest’ultima, letta la relazione medico-specialistica, lo invitava a presentare una domanda per poter usufruire dell’assistenza domiciliare alternata costituita dal servizio pubblico, attraverso una cooperativa convenzionata.

Dopo aver presentato la domanda per la richiesta dell’assistenza (corredata da una ampia documentazione come previsto dallo schema di domanda), l’uomo, in considerazione del silenzio, ritornava presso la sede  della Circoscrizione, per avere chiarimenti. La domanda, gli fu detto, è stata inserita in una graduatoria virtuale, con l’ulteriore beffa che non si prevedevano tempi certi per l’assistenza in questione. A questo punto l’affondo di Cipriani nei confronti dell’amministrazione comunale: «Come si può ignorare questa gravissima situazione di disagio e sofferenza degli anziani della nostra città? Le conferenze stampa che gli assessori tengono al Comune sono totalmente difformi dalla realtà. Caro sindaco Antonio Decaro cosa vuoi dire a questo anziano? Come passerà queste “vacanze” il povero cittadino? Vergognatevi».