Iniziamo da qualche notizia certa: la Prefettura di Bari mette a disposizione ogni giorno sedici corse da e per il C.A.R.A che però, fino a ieri,  avevano come capolinea cittadino le Piscine Comunali, le quali non sono precisamente in centro, trovandosi a ridosso della cittadella del Nuoto e dunque dello Stadio della Vittoria.

Queste sedici corse sono del tutto gratuite per gli ospiti del C.A.R.A. che però poi si trovavano costretti o a farsi qualche chilometro a piedi per raggiungere il centro cittadino o a prendere una linea urbana AMTAB.

Quest’ultima non ha previsto alcuna forma di agevolazione per i rifugiati stranieri  che godono di protezione internazionale ma sono costretti a pagare per intero il biglietto, 1 euro se acquistato alla rivendita o 1,50 se acquistato a bordo della vettura.

Il sindaco Antonio Decaro ha dichiarato che avrebbe chiesto alla Prefettura di far terminare le corse cittadine del mezzo a disposizione “in centro”. Ma se “il centro” continuasse ad essere le Piscine Comunali, il problema non sarebbe risolto e i migranti sarebbero costretti a usare i mezzi Amtab e a pagare, come tutti, il biglietto.

Da stamattina, però, cosa che ci è stata confermata dai mediatori culturali che di solito si occupano dei migranti ospiti del C.A.R.A., i mezzi messi a disposizione del Ministero degli Interni hanno fermato la loro corsa cittadina in Piazza Prefettura, dunque in pieno centro cittadino.

Ovviamente, l’opera di informazione e diffusione della novità è stata svolta esclusivamente da volontari e volenterosi: il Comune, al momento, sa solo fare grandissima confusione con il rischio concreto di innescare un’emergenza razziale che prima era solo latente.