Il sindaco di Verona Tosi con Antonio Lella

Dal 1998 è a Verona e dal 2012 è  assessore al Decentramento – Urp – Fair play – Manutenzione straordinaria relativa alle strade, agli edifici sportivi e pubblici, di competenza delle circoscrizioni. Si chiama Antonio Lella ed è di Altamura. Prima che assessore, nella precedente consigliatura, era appunto Consigliere Comunale “e adesso abbiamo un leccese fra i banchi” dice, fra il divertito e lo sconcertato quando gli ricordiamo delle polemiche (potremmo definirle “filippiche” molto demagogiche e “vacanti” alla barese) imbastite da Telenorba contro la presenza di Flavio Tosi a Guagnano, in provincia di Lecce.

“Forse hanno dimenticato che Verona è la città di Vinitaly, la più grande manifestazione italiana dedicata al vino, e che a Verona il vino pugliese e il Negramaro in particolare, hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti” ha ricordato Lella. “E fino a prova contraria Tosi è stato democraticamente eletto, anzi rieletto, sindaco di Verona” aggiunge.

“Io ci lavoro con Tosi e le posso assicurare che non è un razzista, chiunque abbia a che fare con lui lo sa”. Lella ha raccontato che il Sindaco spesso gioca a pallone con una squadra amatoriale in cui giocano numerosi calciatori africani e “non l’ho mai visto avere un solo atteggiamento riconducibile al razzismo, mai, nei confronti di chiunque”.

Gli ricordiamo della vicenda giudiziaria che ha portato Tosi alla condanna in via definitiva per propaganda  di idee fondate sulla discriminazione e l’odio razziale, per aver scritto e firmato in un volantino anti-sinti che “dove arrivano loro ci sono i furti”. Lella ne parla come di un infortunio, equiparando il proprio giudizio a quello dello stesso Tosi che, nel corso degli anni ha preso le distanze dalla Lega che ce l’aveva duro.

“Verona è ormai la mia città e quella di altre centinaia di pugliesi. Mi trovo benissimo, sono fiero del mio lavoro amministrativo e, come può sentire, non ho perso il mio accento pugliese, che nessuno mai mi ha rinfacciato”. Lella, che è in vacanza nella sua Altamura, tornerà al più presto a Verona “dove ho tantissime cose da fare” come ogni amministratore coscienzioso che “i pochi soldi disponibili li spendiamo con la stessa cura che se fossero i nostri”. In questa situazione di crisi e disagio, davvero ogni mondo è paese.