Ad eccezione di alcune catene di negozi che fanno capo a grandi marchi e multinazionali, a Bari la partenza dei saldi è stata un flop assoluto. Pochi acquisti e negozianti a girarsi i pollici per lunghi tratti sia sabato che domenica. I più scafati, però, ne erano certi, quindi nessun dramma. Ci sarà tempo per rimettersi in carreggiata. Non ci sono ancora numeri e non se ne possono fare dicono i rapprensentanti delle categorie del commercio. Nel caso sarebbero drammatici se paragonati alla partenza dello scorso anno. Nessuno piange ancora e nessuno si è ancora fasciato la testa.

«Francamente il caldo e il mare hanno inciso – spiega Benny Campobasso, presidente Confesercenti della provincia di Bari –  Sono fiducioso. Quest’anno la partenza dei saldi corrisponde con l’inizio della stagione. Ci sarà un afflusso significativo nei giorni feriali. Il week end in questo caso non aiuta».

Comunque vada quello dei saldi è sempre un tema scottante e Campobasso non ha dubbi, sono sempre troppo anticipati. «I saldi vanno regolamentati a livello nazionale – incalza il presidente della Confesercenti barese – Nel caso della Puglia dovrebbero iniziare almeno una quindicina di giorni dopo. Il senso è quello di svendere quello che non si è riusciti a vendere nella stagione, ma i saldi invernali iniziano i primi di gennaio e quelli estivi i primi di luglio. In questi periodi le stagioni non sono nemmeno partite».

I consumatori sono sempre più agguerriti e ormai hanno le idee chiarissime. Quest’anno i saldi capitano molto presto e quindi i magazzini sono pieni zeppi. Per ora si trovano colori e taglie senza problemi anche con sconti di partenza record del 30-50%. Le buste in giro – anche tra i complulsivi dell’acquisto – sono ancora poche, ma i negozianti incrociano le dita e si preparano per l’annuncita invasione, seppure Federconsumatori e altre associazioni di categoria hanno avvisato: le famiglie non spenderanno più di una cifra compresa tra i 113 e i 140 euro.