Il 4 giugno scorso Regione Puglia e Regione Veneto hanno impugnato, innanzi alla Consulta, il Decreto Delrio-Renzi che prevede la soppressione delle Province e l’istituzione delle Città Metropolitane. Provvedimento ritenuto incostituzionale dai due Governatori.

In attesa della sentenza dei Giudici, la Provincia di Bari, gestita dall’ex presidente Francesco Schittulli diventato Commissario della stessa e dagli assessori (senza emolumento monetario), sopravvive, sborsando quattro milioni e più di euro. È la cifra annuale per fabbricati assunti in locazione, di proprietà privata. Utilizzati quali sedi scolastiche e uffici provinciali. A leggere alcuni documenti risulta che, solo per il trimestre primo gennaio – 31 marzo 2013, i canoni di fitto raggiungono la ragguardevole somma di  1.243.898,5 euro.

Alcuni esempi di canone trimestrale:

BARI: 1) Liceo artistico statale, proprietà F.F. Immobiliare srl, euro 141.429,34; 2) Istituto d’Arte, proprietà Samag Europa srl, 89.966,84; 3) Istituto professionale Santarella, proprietà Fondazione opere laiche palatine pugliesi, 87.956,84; 4) Sede servizio provinciale territorio, proprietà Eredi Rossi, 24.103,25; 5) Sede direzione politiche del lavoro, proprietà Nuova Gea Immobiliare spa, 10.412,02.

ALTAMURA: 1) Liceo Classico Cagnazzi, proprietà Ancelle Sacro Cuore Venerabile Volpicelli, 14.971,94; 2) Istituto professionale Ssar, proprietà Altea divani e poltrone srl, 14.304,71.

CONVERSANO: Istituto professionale De Lilla, proprietà Congregazione Divine Vocazioni, 27.574,20.

GRAVINA: Istituto professionale G.Galilei, proprietà Fondazione Benedetto XIII, 56.121,21.

NOCI: Istituto professionale A.Agherbino, proprietà Limm srl, 155.493,49.

PUTIGNANO: Liceo Scientifico E.Majorana, proprietà 3G srl, 74.609,44.

Secondo quanto ci è stato riferito, in questo momento non risulta che nessuno di questi contratti di locazione sia stato interrotto, modificato, ridotto, per cui è presumibile ipotizzare che queste cifre continuino ad essere pagate ancora oggi.

Anche se così non fosse, la domanda nasce spontanea: con la somma di denaro pluriennale che la Provincia ha speso e spende in fitti privati, quanti edifici scolastici e palazzi per uffici si potevano e possono realizzare, per esempio attraverso lo strumento dei mutui agevolati della Cassa Depositi e Prestiti?