Si chiama “Gestione info telematica nuovo sistema 118 (emergenza sanitaria)”. Un appalto ideato e gestito dalla Regione Puglia, tramite la sua società InnovaPuglia spa. Non aggiudicato, causa ricorsi al Tar e Consiglio di Stato. Importo della gara 8.660.000,00 euro.

Pochi passi indietro nel tempo. Il 12.07.2011 la Giunta pugliese delega InnovaPuglia a predisporre le carte del bando. In data 15 dicembre dello stesso anno la società regionale mette in atto la competizione.

Oggetto: “Servizi realizzazione,conduzione,assistenza tecnica e manutenzione nuovo sistema informativo emergenza-urgenza 118 della Puglia”.

Gli uffici regionali (Servizio Aps) il 28 novembre 2012 chiedono notizie sulla conclusione della procedura, e relativa aggiudicazione, ai vertici di InnovaPuglia. Quest’ultimi rispondono il 4 dicembre 2012.

Scrivono che i lavori della Commissione per l’esame delle offerte “… stanno per concludersi in quanto è in corso la verifica dell’anomalia dell’offerta prevista, verifica propedeutica all’aggiudicazione provvisoria”. A fine gennaio 2013 il consiglio di amministrazione di InnovaPuglia spa assegna il bando “Nuovo Sistema 118” a Ised spa di Roma, al prezzo di 7.031.920,00 euro. Telecom Italia spa, seconda classificata, chiede al Tar l’annullamento.

I giudici respingono il ricorso. Si va al Consiglio di Stato, che si esprime il 17 maggio. Accoglie la richiesta dell’ impresa ricorrente e ordina al Tribunale amministrativo di fissare nuova udienza: il 3.10.2013 per “… adeguato e sollecito approfondimento”.

Ma non sospende l’efficacia degli atti di gara. La Regione, in via prudenziale, non sottoscrive il contratto definitivo con Ised spa, vincitrice dell’appalto. Impresa a cui, il 10 marzo 2011, è stata affidata la manutenzione e gestione del sistema informatico e telematico del 118 per 24 mesi, con proroga dal 10.03. al 30.06.2013. Dato che non è possibile interrompere il servizio sanitario 118, l’Ufficio regionale competente ultimamente ha avviato una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando.

Motivo? Bisogna coprire i mesi, almeno sei, fino al verdetto dei magistrati del Tar barese. Aspettando la prossima sentenza dei Giudici amministrativi.