Mimmo non si arrende. Dopo il sequestro di 20 sdraio, 2 tavoli e 4 spiaggine nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”, il 39enne disoccupato con tre figli, continua la sua raccolta firme sulla spiaggetta a San Ctaldo, tra la Fiera del Levante e il ristorante Provolina. La spiagetta che da un mese aveva iniziato a curare senza alcuna autorizzazione, con l’unico scopo di tenerla dignitosamente in cambio di un’offerta da parte di bagnanti e residenti. Domani (lunedì 14 ndr) potebbero arrivare le prime novità da Palazzo di Città. La vicenda sta coinvolgendo l’intero quartiere, in difesa del loro “bagnino”, l’unico che si prodigava a ripulire la spiaggia, ad aiutare i diversamente abili, affittando abusivamente – in cambio di un’offerta – la sua attrezzatura da mare. La prima buona notizia per Mimmo è che l’avvocato Lazzaro Luciano Cernicchiaro, residente a San Cataldo, lo assisterà col patrocinio gratuito.

«Sto esaminando gli atti processuali – spiega il legale – a quanto pare il signor Oreste è accusato di occupazione di suolo pubblico. Domani mi reco in Procura e per l’eventuale proposta di riesame nel tentativo di ottenere il dissequestro del materiale». In questo caso, però, l’avvocato è anche un residente del quartiere e ha ben chiaro l’operato di Mimmo. «Personalmente  – spiega Cernicchiaro – Mimmo ha reso un grande servizio alla comunità. Ha paternità nelle operazioni di salvataggio di tre bambini che stavano annegando. Il venir meno della sua operativià comporta un abbassamento della qualità della vita. Basta vedere le condizioni pessime in cui era la spiaggia e quelle in cui è adesso».