Gli incidenti sul lavoro sono spesso al centro delle cronache, purtroppo, e nonostante i numerosi sforzi per evitare nuove vittime, il fenomeno resta tristemente di attualità. In un’azienda del nord barese, a Corato, è nata una nuova forma di sensibilizzazione che parte “dal basso”, come si usa dire in politica. Alla Fas, infatti, sono i figli dei dipendenti a richiamare l’attenzione per dei propri genitori.

Simone, Samuele, Alessia, Micaela, Pasquale. Sono solo alcuni dei tanti figli dei operai della FAS Spa, azienda che da lavoro ad oltre 50 famiglie e porta in giro i prodotti Made in Puglia per tutta Italia. Ogni giorno aspettano con ansia e trepidazione che i loro papà e le loro mamme tornino dalla fabbrica.

“APRI GLI OCCHI” è il nome dell’originale iniziativa sulla sicurezza lanciata dalla FAS che ha per protagonisti Simone, Samuele, Alessia, Micaela, Pasquale e altri figli degli operai, pensata per sensibilizzare gli operai stessi ad una maggiore attenzione sui luoghi di lavoro, all’utilizzo corretto dei macchinari e all’attuazione delle pratiche sulla sicurezza durante le manovre quotidiane in fabbrica.

Le gigantografie dei bambini che lanciano un messaggio ai propri genitori, rigorosamente in tenuta da lavoro, affisse negli stabilimenti della Fas, evidenziano attraverso gesti e frasi ad hoc, gli aspetti e le manovre rischiose sulle quali agli operai è richiesta la massima attenzione, come ad esempio l’utilizzo di scarpe antinfortunistiche, l’attenzione agli ingranaggi delle linee di produzione, la corretta postura per il sollevamento dei carichi pesanti, l’utilizzo della mascherina per evitare di respirare le polveri.

«È stata un’idea che abbiamo voluto condividere con i nostri dipendenti – ha spiegato Francesco Squeo amministratore delegato della FAS – per sensibilizzare in fabbrica l’attenzione alla sicurezza. Accanto ai simboli di pericolo convenzionali abbiamo voluto aggiungere un messaggio lanciato in maniera simpatica direttamente dai figli degli operai, che per una volta assumono il ruolo di “controllore” nei confronti dei propri genitori. E’ stata proposta e subito accettata con grande entusiasmo da parte di tutti e così ci siamo attivati per realizzare questa iniziativa, a nostro avviso fondamentale per stimolare la massima attenzione da parte dei lavoratori durante gli orari di lavoro perché con la vita non si scherza».