Nuove gare d’appalto per il trasporto di sangue all’interno del Policlinico e per la gestione del Polipark (l’autosilo), servizi finora assegnati in maniera diretta e di proroga in proroga «alla cooperativa di tipo b Athena Service». Vitangelo Dattoli, il direttore generale del più grande ospedale cittadino – pur precisando di non avere nulla di personale contro la coperativa – annuncia la fine della prolungata collaborazione e dell’altrettanto prolugato imbarazzo. Si volta pagina, attraverso il processo di internalizzazione e di trasparenza, che prevede specifiche gare d’appalto, da assegnare entro la fine dell’estate.

Problema risolto fino a un certo punto, però. Alcuni imbarazzi, infatti, restano. È il caso della pubblicità selvaggia che associazioni di volontariato e coperative sociali fanno all’interno del Policlinico, non solo distribuendo volantini e biglietti da visita, ma anche affiggendo locandine. Affissioni in posti strategici, con la complicità di molti. Affisisoni che a qualcuno – a discapito di molti – sarebbero facilitate. Nel reparto di Emofilia, per esempio, lavora Domenico Diciolla, tra l’altro presidente dell’associazione di volontatariato Alivol, che gestisce tre postazioni baresi del 118. Nel gabbiotto all’ingresso del reparto, fresca fresca di affissione, con la carta gommata ancora bianca come la neve, c’è proprio una locandina fluorescente, con numeri di telefono e servizi offerti dall’Athena Service, la coperativa presieduta proprio dalla moglie del dipendente del Policlinico. Concorrenza sleale. Diciolla, interpellato telefonicamente, cade dalle nuvole. Noi no.