La Federazione Sindacati Indipendenti, nella fattispecie il Coordinamento Nazionale Infermieri, non ci sta proprio a rimanere con le mani in mano nella vicenda che riguarda il personale del Don Uva di Bisceglie. La vicenda è presto detta. A inizio 2013, le organizzazioni sindacali e la Casa Divina Provvidenza avevano sottoscritto un accordo per il licenziamento di 400 dipendenti tramite mobilità e riduzione dell’orario lavorativo. C’era da alleggerire il bilancio dell’ente. Successivamente alla sottoscrizione dell’accordo, erano previsti una serie di incontri tra la CDP e i sindacati per monitorare la situazione e ottimizzare le risorse umane disponibili.

Ad oggi, questi incontri non ci sono stati. Nel frattempo, stando a quanto scrive la FSI, il Don Uva ha fatto ricorso a personale esterno, vanificando così i risparmi derivanti dai licenziamenti, e continuando a disattendere gli incontri previsti con i sindacati. Ecco perché oggi il Segretario Regionale del Coordinamento Nazionale Infermieri Francesco Balducci ha preso carta e penna. Questa la letterea protocollata stamani al Don Uva.

Al dott. Avv. Bartolo Cozzoli
Commissario Straordinario

Al dott. Giuseppe Domenico de Bari
Direttore Generale

Al dott. Marcello Paduanelli
Direttore Amministrativo

Lettera CDP Bisceglie del 09/06/2014

Nel febbraio 2013, presso la sede del Ministero del Lavoro in Roma, i sindacati e la CDP Don Uva sottoscrivevano un accordo che prevedeva il licenziamento di oltre 400 lavoratori mediante procedura di mobilità ed il ricorso ad un contratto di solidarietà con una riduzione oraria del 20% circa.

Successivamente a quell’accordo si sono tenuti altri incontri nell’ambito dei quali la delegazione della FSI (Federazione Sindacati Indipendenti) ha sempre chiesto l’avvio di una concertazione finalizzata sia all’ottimizzazione delle risorse umane disponibili che alla riorganizzazione delle attività lavorative nell’interesse degli assistiti.

Purtroppo l’Ente non ha mai considerato seriamente le nostre richieste.
Inoltre, si è appreso che l’effetto positivo sui bilanci dell’Ente, derivante dal licenziamento del personale considerato in esubero, è stato subito vanificato dal ricorso a personale esterno non utilizzando eventuali risorse interne.

Nell’incontro tra le delegazioni sindacali e la direzione dell’Ente Don Uva CDP del 06 maggio c.a., è stato assunto l’impegno alla calendarizzazione di una serie di incontri volti a monitorare l’andamento dei processi di risanamento e di riorganizzazione in atto. Ma anche tale impegno ad oggi è stato disatteso.

La CDP costituisce un pezzo di storia della comunità biscegliese che non merita quanto sta accadendo e non lo meritano anche le centinaia di lavoratori che quotidianamente varcano i cancelli della struttura per prendersi cura degli assistiti con abnegazione e spirito di sacrificio, pur tra mille difficoltà di carattere organizzativo e nella consapevolezza di un futuro occupazionale ancora incerto.

Per quanto sopra, al fine di comprendere le reali intenzioni dell’attuale management aziendale, in merito alle sorti future dell’Ente, e al fine di dare risposta ai legittimi interrogativi dei lavoratori, la FSI chiede un incontro urgente che le SSLL in indirizzo vorranno programmare con sollecitudine.

In attesa di un cortese e celere riscontro, distinti saluti.

Il Segretario Regionale di coordinamento
Dott. Francesco Balducci