Per la terza volta consecutiva il Consiglio di amministrazione della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari si è tenuto senza i dipendenti. Perdoniamo la “bugia bianca” al sovrintendente Massimo Biscardi ma, con molta probabilità, non si tratta della migliore delle abitudini.

La prima volta, con una comunicazione in bacheca, ai lavoratori di via Putignani è stato chiesto di andare a casa e di non preoccuparsi perché la mancata mezza giornata sarebbe stata pagata comunque. Chissà quanti di voi vorrebbero un datore di lavoro così. Nella seconda occasione l’ordine di non andare a lavorare è arrivato via mail. Nella missiva veniva comunicato che le ore perse sarebbero state recuperate in altre occasioni, ognuno a seconda della propria mansione.

Questa volta non sappiamo come sia arrivata la notizia, ma siamo stati testimoni oculari del fuggi fuggi generale. I dipendenti hanno timbrato il cartellino e sono andati via senza più ritornare. Possiamo metterci la mano sul fuoco almento fino alle 15.30. Onestamente una pausa pranzo lunga 2 ore e mezza non esiste neppure nel più inefficiente ente del paese dei balocchi.

Speriamo che, anche in questo caso, le ore perse verranno regolarmente recuperate. Regalare soldi per non avere dipendenti ficcanaso tra i piedi, non ci sembra il massimo della trasparenza, pur capendo la delicatezza dei temi trattati. Si tratta, però – nel caso a qualcuno sfugga ancora – che si parla di soldi pubblici e di decisioni possibili solo grazie a quei soldi. A presidiare il fortino c’era solo la collega Monica Sbisà, responsabile dell’ufficio stampa. Gli unici giornalisti in attesa del responso eravamo noi.

Chiedendo anticipatamente scusa alla collega per aver approfittato delle brevi occasioni in cui si è allontanata dalla stanza, abbiamo provato a dimostrare che la presenza dei dipendenti serve – eccome se serve – anche solo per tenere a bada eventuali malintenzionati. Abbiamo frugato tra i documenti, aperto cassetti e usato il telefono dell’ufficio per chiamare amici e parenti, abbiamo rubato oggetti e bivaccato mangiando sgagliozze e focaccia. Purtroppo non abbiamo pensato alla birra.

Per la verità abbiamo anche potuto origliare ciò che proprio non si vuole far sapere in giro. Ovviamente rispettiamo le istituzioni e i ruoli e quindi ci siamo limitati a una sola azione dimostrativa. Nel video le parole del sovrintendente Biscardi e la nostra incursione.