Sarebbero dovuti essere consegnati il 6 aprile, invece i tre centri di raccolta comunali (CCR) di Binetto, Modugno e Bitetto non sono stati ancora ultimati. A Binetto, comune capofila del finanziamento regionale complessivo di oltre 250mila euro, inizialmente era stato individuato un sito inappropriato, adiacente a una lama sottoposta a due vincoli, che non rispondeva neppure a uno dei requisiti previsti dai decreti e dalle leggi nazionali e regionali in vigore. La Giunta comunale è stata costretta all’approvazione di una variante a soli dieci giorni dalla consegna dell’opera. L’errore, diversamente chiamato nella delibera che determina lo spostamento del CCR all’interno dell’ex campo sportivo comunale, è stato “sanato” con qualche dubbio.

A Modugno, invece, i lavori non sono neppure iniziati. Con molta probabilità non basteranno i 90 giorni di proroga concessi all’azienda che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione delle tre strutture con un ribasso del 2,55%. Il problema, in questo caso, è l’Asi. Il terreno su cui sorgerà il CCR sarebbe dovuto essere consegnato al Comune di Modugno avendo già realizzato i lavori preliminari. Lo stesso progettista degli impianti conferma in una telefonata che ci sarebbero stati ulteriori problemi. L’assessore modugnese all’Ambiente, Tina Luciano, è critica sul progetto: troppo pochi 800 metri quadrati per una cittadina di 37mila abitanti.

L’unico comune in cui si procede nella norma – seppure in ritardo e già pensando a un ampliamento  del sito iniziale – è Bitetto. Ma chi paga le spese aggiuntive? Ovviamente i cittadini. Così è scritto nella delibera approvata dalla Giunta comunale di Binetto.

Nel video (le immagini dei cantieri sono del 10 aprile ndr.) tutti i particolari della vicenda, sulla quale certamente torneremo. Restano ancora alcuni punti da chiarire.