Il presidente del “Movimento Civico Pro Civitate”, Vitantonio Uggenti, ha presentato presso il Tribunale di Bari un esposto in cui si richiede di far luce sulle responsabilità dell’abbandono dell’ex Caserma Rossani e se ne denuncia l’occupazione abusiva da parte di organizzazioni che già precedentemente si erano introdotte illegalmente, prendendone possesso, nella struttura denominata “Villa Roth”. Si fa inoltre riferimento alla mancata erogazione da parte dello Stato dei fondi necessari alla riqualificazione dell’area: infatti, il Decreto Legge 31 dicembre 2007, n. 248, e la successiva Legge di conversione 28 febbraio 2008, n. 31, prevedevano lo stanziamento di 13 milioni di euro, dei quali solo 2,6 milioni sono stati effettivamente versati nelle casse dell’Amministrazione comunale.

Di seguito riportiamo il testo integrale dell’esposto:

 

SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA  c/o il TRIBUNALE

BARI

 

Il sottoscritto Vitantonio Uggenti, nato a Milano il 13 giugno 1964, e residente in Bari alla via Quarto nr. 46, in qualità di Presidente pro-tempore del Movimento Civico Pro Civitate, con sede provvisoria in Bari al Viale Unità  d’Italia nr. 63, espone quanto segue:

 

A)    Nell’anno 2000, la Caserma Rossani  di Bari, era inserita nell’elenco  dei beni del Ministero della Difesa   per i quali era programmata la  dismissione, già prevista dall’art. 44 comma 1, della Legge 23 dicembre 1998, n. 448 (Allegato 1 : Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 settembre 2000).

 

B)    Il 17 gennaio 2003, il P.M.P. “Settore : Chimico-Ambientale-Tossicologico DIVISIONE ARIA” a seguito di richieste del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL BA/4 e dell’Ufficio Territoriale del Governo  eseguiva dei sopraluoghi e prelievi  all’interno della Caserma Rossani, ed accertava  la presenza di amianto nel materiale costituente le coperture degli edifici antistanti piazzale Centocannoni, Viale Nicola Serna e Viale Baldassarre, oltre che nel materiale costituente una canna fumaria presente all’interno di uno di detti edifici. (Allegato 2 : Relazione tecnica PMP Prot. N° 0132 del 17 gennaio 2003).

 

C)    Nell’anno 2005, la Caserma Rossani di Bari, era inserita nell’elenco dei beni in uso all’Amministrazione della Difesa, non più utili a fini Istituzionali, da consegnare al Ministero dell’Economia e delle Finanze e per esso all’Agenzia del Demanio (Allegato 3 : Decreto del Ministero della Difesa 28 febbraio 2005).

D)    Il 27 novembre 2006, il Movimento Civico Pro Civitate, rimetteva una nota all’indirizzo dei Ministeri della Difesa e dell’Economia e delle Finanze, al fine di sapere se di fatto l’Amministrazione del Comune di Bari aveva manifestato interesse ad acquisire al suo patrimonio l’ex presidio militare, e  più tardi, apprendeva che l’Amministrazione del Comune di Bari era interessata ad acquisire la Caserma Rossani per realizzare il “Piano Strategico Metropolitano” (Allegato 4 : Interpellanza Pro Civitate e Risposta del Ministero della Difesa).

 

E)     Il 30 aprile  2007, il Movimento Civico Pro Civitate, rimetteva una nota all’indirizzo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri della Difesa, dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze, nonché del Comando Generale della Benemerita Arma dei Carabinieri, della Prefettura di Bari e del Comune di Bari, per chiedere che fosse valutata la opportunità di destinare una porzione dell’area della Caserma Rossani a sede della Stazione del Carabinieri attualmente insediata nello stesso quartiere all’interno di un condominio privato (Allegato 5 : Interpellanza Pro Civitate).

 

F)     Il 26 giugno 2007, il Movimento Civico Pro Civitate, riceveva una nota  dal Capo della Segreteria del Ministero dell’Interno,  dalla quale si apprendeva che al  fine di assicurare alla Stazione dei Carabinieri di Bari Carrassi una migliore sistemazione tecnico logistica, il Sindaco del Comune di Bari aveva manifestato la disponibilità a reperire una idonea soluzione nell’ambito della Caserma Rossani, in previsione del trasferimento della predetta struttura al patrimonio dell’Ente. (Allegato 6 : Risposta Ministero dell’Interno).

 

G)    Il Decreto Legge 31 dicembre 2007, n. 248, coordinato con la Legge di conversione 28 febbraio 2008 n. 31, all’art. 22 quinquies – Interventi per la riqualificazione della Caserma Rossani e del quartiere Carrassi di Bari -, al comma 1 enunciava : E’ autorizzata la spesa di 13 milioni di euro per l’anno 2008, al fine di garantire la realizzazione degli interventi necessari per la riqualificazione della Caserma Rossani e del quartiere Carrassi San Pasquale da parte del Comune di Bari (Allegato 7 : Art. 22 quinquies  Decreto Legge 31 dicembre 2007 n. 248 , e art. 22 quinquies  Legge 28 febbraio 2008 n. 31).

 

H)    Il 29 aprile 2008, l’Agenzia del Demanio divulgava un comunicato stampa in merito alla sottoscrizione dell’atto di trasferimento della Chiesa Russa e del Palazzo della Prefettura dal Comune di  Bari  allo Stato Italiano in cambio della Caserma Rossani (Allegato 8 : Comunicato Stampa divulgato dall’Agenzia del Demanio).

 

I)       Al Corriere del Mezzogiorno ed. di Bari del 3 aprile 2013  l’Assessore ai Lavori Pubblici Dr. Marco Lacarra dichiarava “ abbiamo a disposizione i 13 milioni di euro che potremo utilizzare appunto per riaprire tutta l’ex Caserma.”  (Allegato 9 : Corriere del Mezzogiorno ed. 3 aprile 2013).

 

J)       Dalla Gazzetta del Mezzogiorno ed. 2 febbraio 2014, si apprendeva che alcuni concittadini  che già abusivamente avevano occupato un immobile di proprietà pubblica denominato Villa Roth dal quale erano stati allontanati il 14 gennaio u.s. a seguito di provvedimento emesso dal Tribunale di Bari, si   introducevano e  occupavano l’ex presidio Militare denominato Caserma Rossani (Allegato 10 : Gazzetta del Mezzogiorno, ed. 2 febbraio 2014).

 

K)    Al Corriere del Mezzogiorno ed. 9 febbraio 2014, il Sindaco di Bari dichiarava : “ Noi siamo diventati proprietari  3 anni e mezzo fa                 – racconta il Sindaco Michele Emiliano- ed è stata un’operazione grandiosa inventata e promossa da me e da questa Amministrazione. Il problema sono  i fondi, perché lo Stato ci aveva detto  che ci avrebbe messo a disposizione 2 milioni di euro ogni anno, per un totale di 13 . Quindi al momento ne abbiamo non più di 4 milioni di euro e sono insufficienti per qualsiasi progetto.” (Allegato 11 : Corriere del Mezzogiorno, ed. 9 febbraio 2014).

 

L)     In data 15 febbraio 2014, il  Sindaco del Comune di Bari , emanava un’ordinanza attraverso la quale ordinava il  divieto di accesso  e di utilizzo di tutte le unità immobiliari e relative pertinenze scoperte appartenenti al plesso denominato ex Caserma Rossani, e disponeva alla Ripartizione della Polizia Municipale di affiggere immediatamente copia della ridetta ordinanza presso gli accessi agli immobili e relative pertinenze scoperte, e di presidiare l’accesso al medesimo plesso, fino al compimento delle operazioni di messa in sicurezza (Allegato 12 : Ordinanza del Comune di Bari 2014/00193 – 2014/185/00125).

 

M)   In data 21 marzo 2014, lo scrivente, nella qualità di Presidente              pro-tempore  del Movimento Civico Pro Civitate,  contattava il Centro Studi della Camera dei Deputati  per avere notizie in merito alla gestione dei fondi che l’Amministrazione del Comune di Bari avrebbe dovuto ricevere, così come disposto all’art, 22 quinquies della Legge  28 febbraio 2008 n. 31. In proposito il Servizio Studi della Camera dei Deputati, a mezzo email del 21 marzo 2014, a firma del Dott. Gian Paolo Boscariol, comunicava che tali risorse erano iscritte nel bilancio dello Stato per il 2008, al  capitolo 7029 dello stato di previsione del Ministero dell’Interno (D.M. 38112 del RGS), e che in detto esercizio finanziario, era stata trasferita al Comune di Bari  la somma di 2,6 milioni di euro. Dalla nota, si apprende che negli esercizi finanziari 2009, 2010 e 2011, i restanti 10,4 milioni di euro non erano stati erogati e pertanto detta somma veniva dichiarata “perente”. Infatti, nell’esercizio finanziario 2012, il cap. 7029/Interno, non presenta in proposito alcuna disponibilità di bilancio.  (Allegato 13 : Email ricevuta dal Servizio Studi della Camera dei Deputati e estratti dei consuntivi per capitoli di spesa del Ministero dell’Interno degli anni 2008, 2009, 2010, 2011, 2012).

 

Il Movimento Civico Pro Civitate, in persona del suo Presidente pro-tempore, Sig. Vitantonio Uggenti, premesso :

 

–          che a fronte dell’indennizzo che doveva essere corrisposto dallo Stato  all’Amministrazione del Comune di Bari, consistente in 13 milioni di euro, affinché  la Caserma Rossani e il quartiere Carrassi San Pasquale potessero essere riqualificati, solo 2,6 milioni di euro sono stati erogati a tutt’oggi all’Amministrazione del Comune di Bari ;

 

–          che la parte residua consistente in 10,4 milioni di euro, non essendo stata accreditata all’Amministrazione del Comune di Bari, è stata dichiarata “perente”, e quindi non più presente nel capitolo di spesa 7029/Interno dell’esercizio finanziario 2012;

 

–          che a seguito dello stato di abbandono della ex Caserma Rossani, essa è stata più volte occupata abusivamente, anche da  soggetti intenti a manipolare parti di rame di illecita provenienza, e a tutt’oggi è occupata da concittadini che precedentemente avevano occupato l’immobile di proprietà pubblica denominato Villa Roth ;

 

–          che a fronte dei numerosi annunci di imminenti interventi di riqualificazione dell’ex area militare denominata Caserma Rossani, è fondato il timore che anche a seguito del non accreditamento all’Amministrazione del Comune di Bari da parte dello Stato di quanto enunciato all’art 22 quinquies della Legge 28/02/2008 n. 31,  per motivazioni allo stato sconosciute, la ridetta area  continui  ad essere occupata abusivamente, indi non riqualificata e resa  fruibile dalla cittadinanza.

 

ESPOSTO – DENUNZIA

 

nei confronti di tutti coloro i quali la S.V. dovesse ritenere responsabili di eventuali reati perseguibili d’ufficio e/o a querela di parte, che saranno ravvisabili in seguito alla lettura del presente esposto, con espressa punizione del reo (o dei rei) e         con espressa riserva di costituzione di parte civile nell’istaurando procedimento penale in danno delle predette persone.

Chiede inoltre, di essere avvisato in caso di archiviazione del processo penale.

Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 161, C.P.C. elegge domicilio in Bari, al viale Unità d’Italia n. 63, con impegno a comunicare tempestivamente il cambio di sede del Movimento esponente.

Salvo ogni altro diritto, ragione ed azione e con dichiarazione che si esibiscono i seguenti documenti :

  1. Fotopia Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12/9/2000.
  2. Fotocopia relazione tecnica del PMP del 17/1/2003, Prot. 0132.
  3. Fotocopia del Decreto del Ministero della Difesa del 28/2/2005.
  4. Fotocopia Interpellanza Pro Civitate del 27/11/2006, e risposta del Ministero della Difesa.
  5. Fotocopia Interpellanza Pro Civitate del 30/4/2007.
  6. Fotocopia risposta del Ministero dell’Interno all’interpellanza del 30/4/2007.
  7. Fotocopia Art. 22 quinquies D.L. 31/12/2007 n. 248, e art. 22 quinquies Legge 28/2/2008 n. 31.
  8. Fotocopia comunicato stampa divulgato in data 29/4/2008 dall’Agenzia del Demanio.
  9. Fotocopia articolo del Corriere del Mezzogiorno ed. del 3/4/2013.
  10. Fotocopia articolo della Gazzetta del Mezzogiorno ed. 2/2/2014.
  11. Fotocopia articolo Corriere del Mezzogiorno 972/2014.
  12. Fotocopia Ordinanza del Comune di Bari del 15/2/2014.
  13. Fotocopia email ricevuta dal Servizio Studi della Camera dei Deputati in data 21/3/2014.

 

Il Movimento Civico Pro Civitate, in persona del suo Presidente pro tempore, si dice fiducioso di una benevola presa in considerazione del presente esposto- denunzia.

 

Con osservanza

F.to            Vitantonio Uggenti

 

Bari lì, 22 marzo 2014