BARI – Tagli in vista nel comparto sicurezza del territorio barese. A denunciarlo è il Siulp, il sindacato della Polizia di Stato che ammonisce: «Bisogna evitare che si perdano importanti professionalità specializzate in controllo del mare ed informatica».

Dello stesso parere la Provincia di Bari, intenzionata a porre la questione sotto l’attenzione della Prefettura di Bari e del ministero dell’Interno. «La proposta ministeriale prevede la soppressione, nella provincia di Bari, del gruppo sommozzatori e della squadra nautica. Complessivamente, in tutta la Puglia, sono previste le chiusure di ben undici uffici» avverte il presidente provinciale Francesco Schittulli. L’oncologo aggiunge: «Si tratta di presidi di sicurezza che interessano in modo particolare il controllo del mare. Quindi il problema non riguarda solo la sicurezza, ma anche lo sviluppo. Se la nostra regione punta sul turismo come opportunità deve poter garantire agli operatori e ai visitatori servizi di sicurezza soprattutto per quanto riguarda le coste».

Dello stesso avviso l’assessore provinciale Sergio Fanelli, che comunica di essere sul punto di redarre «la nota che sarà posta all’attenzione sia del comitato per l’ordine  e la sicurezza, quindi al prefetto di Bari, e al ministro dell’Interno. Siamo ancora di fronte a una proposta di tagli e allora la Provincia di Bari vuole svolgere una funzione propositiva e cercare di migliorare il piano di riorganizzazione degli uffici della Polizia di Stato».

A essere penalizzati dalla spending review sarebbero soprattutto i cittadini, che non potrebbero più contare sulla professionalità di coloro che evitano il perpetrarsi di reati particolarmente odiosi come la pedopornografia online. È il caso dei 70 agenti specializzati nell’analisi del materiale informatico, una delle rare eccellenze del Sud-Italia che potrebbe essere clamorosamente sprecata.