I tassisti baresi continuano a vivere un momento difficile. Molti di loro sono disillusi, altri credono nell’intervento dell’assessore comunale Rocco De Franchi. Con l’amministratore – dal primo momento attento alla loro situazione – stanno cercando di rimettersi in piedi. Domani (1 aprile, non è uno scherzo ndr.), in Consiglio Comunale (al punto 8) si discute del “regolamento comunale per l’esercizio del servizio pubblico di autovetture da piazza”. I taxi, appunto. Dal canto nostro stiamo portando avanti un’inchiesta per denunciare la deregulation che, in molti casi, finisce col penalizzare gli incolpevoli utenti, oltre che gli operatori. Qualche settimana fa avevamo documentato come gli abusivi – soprattutto albanesi – abbiano messo le mani sui trasporti da e per il porto. La situazione non è cambiata di una virgola. In mattinata un abusivo e un tassista barese sono arrivati alle mani. Succede spesso.

Questa volta ci occupiamo delle dieci aree di sosta delle auto bianche, utilizzate spesso come zone di carico e scarico delle merci o addirittura come un qualsiasi parcheggio dagli automobilisti. Una situazione insostenibile – a maggior ragione nelle ore di punta – aggravata in qualche occasione dall’eccessiva tolleranza di alcuni vigili urbani. In molti casi, infatti, a parcheggiare (auto e moto) è chi lavora in uffici e attività commerciali vicine. Intorno alle 11.00 hanno attirato la nostra attenzione due grossi scooter piazzati nel parcheggio taxi di via Cognetti. Niente di personale, s’intende. Una delle moto era di proprietà del dipendente di un locale vicino. Ci dispiace che abbia pagato lui per tutti ma, a detta dei tassisti, la situazione sta sfuggendo di mano. Senza il nostro intervento, le due vigilesse “fuori zona, ma autorizzate” – così come si sono definite, avrebbero fatto la multa? Erano già passate davanti alle moto senza elevare alcuna contravvenzione.

Nel caso si parcheggi nelle aree riservate ai taxi – lo ricordiamo – oltre a perdere due punti sulla patente è previsto il pagamento di 40 euro nel caso delle due ruote e 84 euro se a essere in divieto è un auto.