Davanti a tre cartelloni identici e affiancati che ti esortano a scrivere lo slogan del futuro sindaco,  ti sorge qualche sospetto sul perché il candidato non abbia voluto metterci la faccia. La foto che riportiamo è stata scattata a Bari, all’incrocio di viale Orazio Flacco con via Giovanni XXIII, e mostra tre enormi cartelloni elettorali uguali,  uno di seguito all’altro, riportanti tutti lo stesso messaggio.

La domanda è: perché tre identici cartelloni affiancati? Uno solo non bastava? Davvero il committente credeva che il passante medio potesse recepire il messaggio solo alla terza lettura consecutiva? Non era meglio comprare un solo spazio pubblicitario lì e altri due in zone diverse? Ma qual è la logica di tre affissioni identiche e consecutive?

È chiaro, lo scopo della pubblicità non è tanto presentare un candidato, quanto incuriosire – e noi, con questo articolo, siamo la dimostrazione di quanto la strategia funzioni – in quest’ottica diventa comprensibile la scelta di acquistare tre spazi pubblicitari affiancati. Una scelta antieconomica, magari, saturante, può darsi, e al limite dello snervante. Ma chi siamo noi per giudicare se non semplici cittadini elettori?