Sabato 1° febbraio era annunciato come il giorno di Villa Roth, l’edificio ottocentesco occupato abusivamente per due anni da un gruppo di persone che lo ha trasformato luogo di aggregazione e poi divenuto oggetto della discordia a seguito dello sgombero improvviso in piena campagna elettorale. Così è stato. Nonostante il vento, nonostante la pioggia, nonostante il freddo.

In mattinata il corteo degli studenti, che hanno organizzato una manifestazione propria, indipendente, autonoma. Non tantissimi, un centinaio circa, ma dal valore simbolico, «un grandissimo risultato, visto che da anni non si organizzava qualcosa a Bari con queste modalità» ci ha raccontato Poncho del collettivo K.A.S.BA.

Nel pomeriggio, il corteo organizzato dai ragazzi di Villa Roth, quello per chiamare a raccolta la citta di Bari, gli sfrattati, quelli che Villa Roth l’anno frequentata per assistere a un concerto o uno spettacolo per bambini, o anche chi non l’ha mai frequentata, ma che proprio non ha digerito lo sgombero.

A giudicare dalle foto, la manifestazione è riuscita ad accendere nuovamente i riflettori sulla vicenda.