L’emergenza abitativa e il bisogno endemico di spazi sono diventati il cavallo di battaglia dell’ennesima campagna elettorale. Dichiarazioni, promesse, fotografie in bella posa con il “caso umano” di turno e fantomatici progetti si sprecano, mentre migliaia di baresi continuano a non avere un tetto sulla testa. L’ultimo, raccapriciante episodio, quello del clochard al quale è stato dato fuoco in piazza Garibaldi, ha evidenziato ancora una volta – se ce ne fosse ancora bisogno – quanto non sia più il tempo delle parole. L’Unione Inquilini ha avviato da tempo la campagna “Ogni sfratto una barricata”, per evitare che famiglie disperate finiscano per strada. La situazione è incandescente, soprattutto in considerazione dei tanti immobili abbandonati e dopo lo sgombero di Villa Roth, diventata in due anni punto di riferimento per la gente di un intero quartiere. Il collettivo di ragazzi che ha gestito l’immobile murato per ordine della magistratura, da sabato sera ha alzato il tiro, occupando la ex Caserma Rossani. Il gruppo dei manifestanti si sta organizzando, a cominciare dalle grandi pulizie. Per ora sono una cinquantina e si alternano per non lasciare mai scoperto il presidio. Il cancello è chiuso con una catena e un grosso lucchetto.

L’occupazione – su cui si è espresso positivamente anche il Comitato Rossani – ci ha dato l’opportunità di entrare per documentare il degrado della gigantesca area e degli stanzoni, abitati da diversi mesi da alcuni senza tetto. Una situazione che – come potrete facilmente vedere – ha già superato la soglia della decenza umana. Ci si arrangia come si può, mentre i soffitti vengono giù. Approfondiremo la vicenda costantemente. Intanto vi proponiamo il nostro viaggio per immagini dentro parte di ciò che resta della ex Caserma Rossani. Noi siamo rimasti senza parole.