Chi credeva che con lo sgombero e la muratura di porte e finestre si sarebbero spenti i riflettori sulla “questione Villa Roth” si è sbagliato di grosso. I ragazzi sono intenzionati a mantenere alta l’attenzione di cittadini e mass media, e ci stanno riuscendo davvero bene a quanto pare. Hanno fatto talmente tanto rumore che ormai in città quasi non si parla d’altro, forse anche più delle imminenti elezioni, almeno tra chi appartiene ad una certa fascia di età. Per rendersene conto basta andare in un qualsiasi locale la sera e ascoltare le conversazioni ai tavoli: tutti sanno di cosa si tratta, molti hanno un’idea su cosa stia succedendo, tanti si pongono domande alle quali vorrebbero una risposta.

Villa Roth era occupata da novembre del 2011, perché si è deciso di intervenire proprio adesso,  in piena campagna elettorale? C’entra qualcosa il recente insediamento del nuovo prefetto o è solo una coincidenza? Se è vero che l’immobile è sottoposto a tutela dalla Sovrintendenza delle Belle Arti, i lavori di muratura eseguiti in fretta per impedire l’accesso sono legittimi? Perché per tanti mesi sono state intercettate le telefonate dei ragazzi come si fa con i terroristi? Per quale motivo, stando a quanto dicono da Villa Roth, non si è visto nessun rappresentate delle istituzioni da quando è iniziata l’occupazione?

La vicenda è diventata una spina nel fianco per la classe politica locale, almeno per qualche suo illustre rappresentante, e come spesso succede nessuno vuole assumersi la responsabilità dell’accaduto, tanto che tra Provincia e Comune è in atto un fastidioso ping pong giocato a suon di comunicati, querele e controquerele, mentre i candidati alla carica di Sindaco sbandierano l’emergenza abitativa come un vessillo per la campagna elettorale ignari, però, che la questione non si “riduce” a questo. Dietro Villa Roth c’è anche altro, ci sono la voglia di socialità, l’esigenza di luoghi dove poter discutere, fare cultura, coltivare arte, spazi che in questa città sono sempre troppo pochi. Anche questi ragazzi votano, ma di promesse elettorali non sanno cosa farsene.

Questi ragazzi non sono intenzionati a mollare e infatti continuano a mantenere vivo il presidio davanti ai cancelli di Villa Roth, organizzano feste raccogliendo firme per la loro petizione (www.petizionepubblica.it) già firmata dai Radiodervish, da Elio Germano e Gabriella Genisi o Corrado Petrocelli e Leo Palmisano solo per citarne alcuni, e raccogliendo la solidarietà di tanti tra cittadini e artisti, come dimostra l’evento organizzato sabato sera: musica dal vivo, djset, teatro per bambini. Un evento poi sfociato in un corteo. Nonostante il vento, nonostante sia sabato sera.