Va pian piano delineandosi il nuovo Cda della fondazione Petruzzelli. Dopo la nomina dell’ex rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, come consigliere, il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Massimo Bray, nomina altri due uomini di fiducia al Cda. Il senatore Giovanni Pellegrino, già presidente della provincia di Lecce e della commissione bicamerale sulle stragi, e il professor Nicola Cipriani, docente di diritto civile all’Università del Sannio. Le nomine sono giunte a Palazzo di Città questa mattina.

Ma per due consiglieri nuovi che siedono in consiglio, c’è un ente che vi si alza. Non è ancora stato deliberato ma pare che l’ente della Camera di Commercio stia andando verso l’uscita dai soci della fondazione, seppure, secondo alcune voci, non eliminerebbe del tutto il sostegno economico alla fondazione. Ovviamente, per ingente che possa essere, e non lo crediamo, qualsiasi sostegno l’ente camerale possa dare, non sarebbe lo stesso che darebbe se sedesse ancora trai soci.

A questo calo nelle sovvenzioni, poi, si aggiunge un’altra circostanza. Al suo insediamento, il commissario straordinario, Carlo Fuortes, aveva annunciato l’ingresso di un secondo socio privato in Fondazione, oltre all’apporto di diversi sponsor. Ora Fuortes va via e non solo non ha portato nuovi sponsor, non solo non ha portato il secondo socio privato, ma ha anche fatto scappare il primo.

Così ora la Fondazione Petruzzelli si trova senza soci privati, senza sponsor, con soldi in meno dalla Camera di Commercio e con quelli annunciati in meno da Provincia e Comune (la Regione non si è ancora espressa), il tutto con un cartellone 2014 già programmato e con degli accordi già sottoscritti.

Cosa succede adesso? Bisognerà rivedere gli accordi? Si potrà continuare a tenere in piedi quello che Fuortes ha allestito per il 2014 con tutti questi finanziamenti in meno? Alla luce di tutto quanto abbiamo appena detto, noi crediamo proprio di no. Perciò adesso, oltre alla trasparenza degli appalti, oltre a far pulizia tra persone che occupano posti di lavoro inappropriati perchè non hanno fatto nessun concorso pubblico o perchè non hanno i titoli per coprire le mansioni che svolgono (vedi ad esempio il direttore degli allestimenti, Lagattolla, o la corista-capo del personale, Daniela Tedesco, o Mele, prima fornitore, ora capo luci in evidente conflitto d’interessi, essendo sua moglie amministratore unico della ditta fornitrice), Oltre a capire se le assunzioni e le graduatorie di cori e orchestra triennali hanno le autorizzazioni ministeriali, ci chiediamo anche che solidità abbia adesso la fondazione e come bisognerà intervenire per mettere un riparo a questa emorragia di soldi.