Dopo la manifestazione di novembre, Cgil Cisl e Uil tornano in piazza per chiedere con forza che la Legge di Stabilità sia cambiata, una legge che «non dà risposte ai lavoratori, penalizza i pensionati e conferma la sottrazione ai lavoratori pubblici della contrattazione» si legge in un comunicato diffuso dalla Cisl.

L’appuntamento è quindi per sabato 14 dicembre alle 9 in piazza Castello a Bari, da dove la protesta si muoverà in corteo per terminare con un comizio in piazza Libertà. L’iniziativa a sostegno delle richieste del sindacato avviene nell’ambito della mobilitazione che si terrà in tutte le province italiane decisa da Cgil, Cisl e Uil nel corso degli Esecutivi unitari riunitisi lo scorso 26 novembre.

Per Enzo Di Pace, segretario generale Cisl Bari, la Legge di Stabilità «non dà soluzioni agli esodati, e lascia nell’incertezza i finanziamenti alla CIG in deroga e ai contratti di solidarietà”.

Ridurre il peso fiscale su lavoratori e pensionati ed imprese che investono e assumono utilizzando le risorse derivanti dall’evasione fiscale e dalla spending review; riaprire la contrattazione nei settori pubblici; finanziare la CIG e i contratti di solidarietà; rivalutare le pensioni; nuove politiche industriali; attuazione degli investimenti; politiche sociali. Queste le proposte dei sindacati.

“Sul taglio del cuneo fiscale -continua il comunicato diffuso dai sindacati- ci aspettiamo che la promessa fatta da Letta sia mantenuta e che nell’ultimo giorno utile venga inserito un emendamento per mettere in stretto collegamento le tasse da abbassare con i proventi che vengono dall’evasione fiscale e dai risparmi della spending review”.