Ve la ricordate l’affissione selvaggia per la promozione della Sonnambula? Avevamo scoperto decine e decine di locandine piazzate ovunque: cassonetti, portoni, cabine elettriche, parcometri e persino sotto i cartelli che ricordano l’articolo del codice di procedura penale che vieta l’affissione sui muri.

Vi abbiamo aggiornato costantemente. Il comandante della Polizia Municipale, Stefano Donati, ci aveva assicurato che la multa sarebbe stata fatta. La multa c’è stata. Lo abbiamo saputo grazie alla risposta data a un’interrogazione del capogruppo IDV in Consiglio comunale, Angelo Tomasicchio. L’unico a essersi fatto avanti sulla questione. Quattrocentotredici euro (413,00 euro). Appena? La sanzione è stata elevata per la locandina trovata in via De Rossi, al civico 131. Una di quelle che abbiamo ripreso nel servizio. E le altre? quelle affisse altrettanto selvaggiamente in corso Vittorio Emanuele, in via Crisanzio proprio a ridosso del Palazzo di Giustizia, nei pressi di corso Mazzini, in via Putignani, corso Cavour e via Argiro? I Vigili sanno forse che le casse della Fondazione non traboccano di liquidità e sono stati clementi?

L’11 settembre il Commissario Fuortes aveva tagliato corto, quando gli abbiamo chiesto spiegazioni di quel modo di fare propaganda all’opera. Lo ha fatto proprio nella conferenza stamapa di presentazione della Sonnambula, con queste parole estrapolate dal video allegato: “Ovviamente l’affissione è affidata a una società terza – diceva Fuortes –  non so adesso la società terza, non siamo noi. È vidente che una Fondazione non può fare l’affissione. Eventualmente se ci saranno dei problemi, poi saranno della società terza”. E no commissario, la responsabilità è anche della Fondazione.

Ha ragione, il servizio di promozione è affidato a una cooperativa. A proposito, come è stato concesso il servizio? Avete fatto un bando pubblico? Sia chiaro, niente di personale nei confronti della cooperativa incriminata – personalmente ho avuto modo di conoscere il suo amministratore, apprezzandone serietà e competenza. Ciò che i baresi più attenti non riescono proprio a mandare giù, sono i metodi.

Forse il Commissario ignora che, in questo caso, la sanzione è stata elevata – leggiamo dalla risposta mandata dai Vigili a Tomasicchio – alla società responsabile “e come obbligato in solido alla Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, con sede in Bari al corso Vittorio Emanuele II, n. 84, il cui commissario straordinario … Infine l’importo per la sanzione amministrativa è di 413,00 euro più spese, ed è già stato notificato sia al trasgressore che all’obbigato in solido”.

Ma cosa vuol dire obbligato in solido? Significa che la multa la pagherà la Cooperativa e che, nel caso questa non paghi, quei soldi li deve la Fondazione. Se, invece, la Cooperativa paga, può sempre rivalersi sulla Fondazione (condebitore) per essere risarcita della metà della sanzione.

In ogni caso, come diciamo da tempo – finalmente iniziamo ad avere riscontri concreti, in attesa della conclusione del lavoro della Procura – ci sarebbe bisogno di controlli reali, di bandi pubblici e maggiore oculatezza, aspettando la nomina dei nuovi membri del Collegio dei revisori dei conti che, qualora qualcuno l’avesse scordato, non esiste dal 20 aprile scorso.