Questo pomeriggio, il consigliere Angelo Tomasicchio, capogruppo Idv al Comune di Bari, ha presentato in Consiglio Comunale un’interrogazione a risposta scritta sulla vicenda che in questi giorni sta interessando la Bari Multiservizi, società partecipata al 100% del Comune di Bari.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali all’interno della società contestano al Comune l’errata applicazione della norma per la spending review che ha imposto una parificazione delle retribuzioni dei lavoratori di diritto privato CCNL commercio delle società alle retribuzioni dei pubblici dipendenti, già da qualche anno sottoposti a congelamento. Supportati da alcune sentenze della Corte dei Conti di Puglia, Liguria e Campania, i sindacati affermano che tale norma: “non opera sic et simpliciter una riduzione della retribuzione contingentata ad un lasso temporale, ma bensì il congelamento su tutta la struttura retributiva anzi che sui soli elementi accessori, andando a determinare una riduzione abnorme della remunerazione degli oltre 150 lavoratori dell’azienda municipalizzata”.

Di seguito, le domande formalizzate dal consigliere Tomasicchio nell’interrogazione.

Come l’amministrazione comunale intende muoversi dal momento in cui numerose interpretazioni giuridiche sull’applicabilità o meno del d.l. 95/2012 collidono rispetto alla decisione assunta dall’azienda da noi controllata?

Come intende procedere l’amministrazione comunale per evitare il contenzioso giudiziario che ne scaturirà da questa vicenda. Come intende gestire l’eventuale soccombenza giudiziaria con conseguenze pesanti sul bilancio comunale? a tal proposito si chiede se il comune è nelle condizioni di farsi supportare da una struttura legale interna capace di gestire il contenzioso o se intende procedere all’affidamento di incarichi legali all’esterno della pubblica amministrazione? In quest’ultimo caso ritenete sia opportuno ed efficace procedere ad un affidamento “intuito persona” proprio per l’evidente peso economico del contenzioso?

Che l’amministrazione comunale dia un chiaro segnale di riduzione dei compensi degli amministratori e del Direttore nell’ottica del principio assunto alla base della decisione di applicare in proposito dal momento in cui trattasi di una riduzione complessiva per tutti i lavoratori di circa 100 mila euro all’anno?

Quali sono i motivi ostativi per cui l’amministrazione comunale ad oggi non stia dando seguito al confronto più volte richiesto alle organizzazioni sindacali presenti in azienda per quale motivo non si intende procedere all’istituzione di un tavolo permanente di concentrazione tra le parti in causa?