Il dado sembra ormai tratto, a meno di clamorosi e improbabili colpi di scena. Ieri, in un faccia a faccia “informale” avuto con i rappresentanti delle associazioni di volontariato, l’assessore Gentile ha fatto capire senza lasciare troppo spazio alle inerpretazioni che la gestione delle postazioni del 118 resterà nelle mani dei volontari. Il responsabile della Sanità pugliese avrebbe anche annunciato tolleranza zero nei confronti dei truffaldini annunciando che: “Chi ha sbagliato deve pagare”. Nessuna parola sull’aumento dei contributi e quindi sulle eventuali ulteriori assunzioni. Probabilmente sarà trovato un nuovo sistema per evitare che le onlus siano di fato gestite come aziende.

Non capiamo cosa ci sia ancora da aspettare prima di prendere provvedimenti – su tutti l’esclusione dal sistema 118 –  nei confronti di chi ha palesemente operato, e spesso continua a operare, nella totale inosservanza delle regole e della contestatissima convenzione regionale 1479. Prima di esprimersi la Gentile vuole conoscere i risultati della verifica avviata dopo le nostre inchieste. Verifica il cui risultato potrebbe non essere così scontato o semplicemente quello atteso.

Resterebbero le associazioni perché non ci sono i soldi per intraprendere altre strade – figuriamoci l’internalizzazione tanto invocata dagli operatori del settore – e, secondo qualcuno, per non intaccare l’enorme bacino elettorale rappresentato dalle migliaia di persone che ruotano attorno al mondo dell’associazionismo.

Nel giro di una decina di giorni – la proposta di delibera di Giunta sarebbe già pronta – dovrebbero essere sostituiti alcuni componenti del tavolo tecnico (andati in pensione) che ha il compito di esaminare la questione – e più in generale le dinamiche della sanità regionale – e prendere decisioni in merito. Entro l’anno potrebbero arrivare i primi atti di indirizzo, ma ci vorrà del tempo prima che la riorganizzaione vada a regime.

Su una cosa l’assessore è stata chiara. Anche in Puglia ci sarà un tariffario per i trasporti secondari, uno dei temi più cari alle associazioni di volontariato e richiamato con fermezza nell’ultimatum scritto il mese scorso. Ultimatum che, alla luce del vertice di ieri, non ha più alcun valore. Chi ancora aspetta una risposta sono i medici precari del 118, che attendono ancora la pubblicazione delle zone carenti di settembre 2012 e quindi la tanto sperata assunzione a tempo indeterminato. Uno a zero per i volontari.

Si continua a giocare a carte coperte, con la speranza che non sia tutto un bluff, semplicemente per regolamentare le attuali cattive abitudini, tollerate finora con troppa leggerezza. Il malcontento è ancora tanto e non si capisce come mai certe notizie le si debba origliare dal buco della serratura.