Torniamo a parlare dell’affissione abusiva messa in atto per la rappresentazione della Sonnambula. Come i lettori ricorderanno, in seguito alla nostra denuncia a mezzo stampa, la Polizia Municipale aveva avviato un’indagine per risalire agli autori della campagna di “manifesto selvaggio” che ha invaso la città agli inizi di settembre e di cui si era interessato anche il consigliere comunale Angelo Tomasicchio presentando al Sindaco un’interrogazione a risposta scritta.

Il 23 ottobre due agenti della Polizia Municipale si sono recati negli uffici della Fondazione Petruzzelli per gli accertamenti necessari, sia in via Dante che in via Putignani,  uscendone con il contratto di affidamento per l’affissione dei manifesti ad una cooperativa specializzata. Dalle indagini, dunque, la Fondazione non risulterebbe direttamente responsabile per quanto accaduto, se non fosse per l’essersi affidata a una ditta che opera infrangendo le regole: «Al tempo abbiamo colto due di loro in flagranza di reato» ci ha detto il Comandante della Municipale Stefano Donati «provvederemo ad elevare il verbale di contravvenzione a carico della cooperativa».

Detto questo, ci siano consentite alcune considerazioni. La prima: la Fondazione dovrebbe scegliere con maggiore accuratezza i propri fornitori. Sa a chi si affida quando demanda a terzi i servizi necessari alla propria attività? E’ stato fatto un bando di gara o si è proceduto per chiamata diretta? Un bando di gara scritto a regola d’arte, per esempio, permetterebbe di rivolgersi solo agli aventi i requisiti necessari, tipo non aver ricevuto sanzioni per affissione abusiva nello specifico.

La seconda considerazione: c’è voluto un mese e mezzo per andare nelle sedi della Fondazione ad acquisire il contratto, quando negli archivi della Polizia Municipale era già presente un verbale di contravvenzione elevato in flagranza di reato. Senza mettere in dubbio l’enorme carico di lavoro che grava sul Corpo, sarebbe bastato dare un’occhiata ai fascicoli in proprio possesso.