Continuano ad arrivare attestati di solidarietà e di stima al direttore Antonio Loconte dopo le minacce di morte ricevute per l’inchiesta sul 118. Qui di seguito la dichiarazione rilasciata da Vito Mascolo e Davide Bellomo coordinatori regionale e provinciale di Bari del Movimento Politico Schittulli:

 

La solidarietà al giornalista barese Antonio Loconte per le minacce di morte ricevute non è scontata per due ordini di motivi: uno è quello squisitamente umano, per la persona, l’altro perché è lo spunto per una riflessione sul mondo del giornalismo, quello del precariato e quello d’inchiesta.

Loconte è il classico esempio di tutti i giovani che avvertono il giornalismo non come una mera professione, ma come una missione: quella di raccontare la verità dei fatti. Una passione che non si infrange dietro l’impossibilità di ottenere un posto fisso, sempre più raro nel mondo del lavoro in genere, figuriamoci in quello del giornalismo. Loconte, in questi anni, con pochi mezzi a disposizione ha saputo reinventarsi scrittore e giornalista on-line, incalzando le Istituzioni con inchieste importanti. Due su tutte: gli appalti del Teatro Petruzzelli e il Servizio 118. Qualche nervo scoperto è sicuramente stato toccato e quindi le minacce di morte sono da mettere in conto per chi vuole fare tenacemente un giornalismo d’inchiesta.

Quel giornalismo d’inchiesta sempre più raro perché spesso si trasforma solo in giornalismo di attacco verso qualche nemico da parte di qualche editore-padrone che usa i mezzi di informazione per regolare i suoi conti (anche economici) personali. Ecco Loconte non avendo padroni forse è riuscito a fare un vero giornalismo d’inchiesta.
L’auspicio è che non demorda.